Isabella di Castiglia ricevette pro Camera delle città della Sicilia orientale, su cui ostentò la piena giurisdizione. Questi territori, mai visitati dalla loro signora, furono sede di una complessa macchina istituzionale e amministrativa che si impiantò su scala locale in stretta connessione con la curia centrale. La creazione di una corte a Siracusa e le manifestazioni di potere dei palazzi e dei castelli dove risiedevano i più alti ufficiali della signoria erano infatti i modi in cui si materializzava e si rendeva visibile il suo dominio nel patrimonio di sua pertinenza. In questo studio, si esaminano gli spazi in cui si muovevano questi funzionari e le cure prestate dalla sovrana a queste strutture.