Un gioco-indagine per scoprire teoremi di geometria

Abstract

Come viene messo in luce dal MIUR nel "Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione", tra le finalità dell'asse culturale matematico c'è anche l'acquisizione delle abilità necessarie «per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione» (MIUR, 2007). In particolare, le competenze argomentative costituiscono la base per preparare gli studenti alla dimostrazione, attività che contraddistingue il pensiero matematico maturo. Garuti, Boero, Lemut e Mariotti (1996) sostengono che in alcuni casi possa esistere una "continuità cognitiva" tra i processi di produzione di congetture e la costruzione di dimostrazioni. Essa si verifica se gli studenti, nella fase di produzione della congettura, innescano un'intensa attività

“Ti sfido in altezza”: da un gioco-indagine in ambiente di geometria dinamica alla discussione di attributi critici delle figure

“…Sono state progettate attività di gioco-indagine basate su sfide tra due giocatori all'interno di ambienti di geometria dinamica, seguite da una riflessione guidata (scheda di lavoro) e da una discussione di classe. I giochi-indagine sono stati usati come metodologia didattica in ricerche precedenti (si vedano, ad esempio, Soldano, 2019;Soldano & Arzarello, 2017) e hanno mostrato di incentivare l'esplorazione di figure non-prototipiche, ossia esempi che tradizionalmente non vengono usati nei libri di testo o nella prassi didattica (ad esempio un triangolo con nessun lato in direzione orizzontale) (Soldano & Sabena, 2019). Alla base delle dinamiche di questo tipo di giochi vi sono l'approccio della logica dell'indagine e i giochi semantici tra un verificatore e un falsificatore, attraverso i quali viene stabilita la verità di enunciati matematici del tipo "per ogni x… esiste y…" (Hintikka, 1998(Hintikka, , 1999.…”