“…Lo fa, dopo la sua avventurosa unità, nel 1861, con una classe dirigente fermamente convinta che, per «tenere unite tante dissimili popolazioni», «tante volontà» e «tante menti», bisognasse inculcare «a forza il sentimento d'italianità nei petti che ne sono digiuni», adoperando «il solo mezzo a ciò conveniente: la pubblica istruzione» (Linati 1861, 14-15). Persuasione successivamente ribadita non solo da D'Azeglio («fatta l'Italia, bisognava fare gli Italiani») (D'Azeglio 1867, 6-7;Soldani e Turi 1993, 17) 10 , ma anche da Francesco De Sanctis (nel 1874 e nel 1877) (De Sanctis 1970, 11 e sgg., 103, De Sanctis 2014 11 , oltre che da tanti altri protagonisti della destra e della sinistra risorgimentali.…”