La riforma psichiatrica italiana del 1978 ha rappresentato una rottura rispetto all'idea di internamento fondato sulla cura e custodia previsto dalla normativa del 1904. Nata come Legge 180 e inserita all'interno della legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ne ha seguito le vicende successive. A partire da una prospettiva che guarda alle politiche pubbliche, il saggio cerca di tratteggiare i lineamenti delle politiche di salute mentale dopo la riforma, seguendo una prospettiva temporale che tiene conto dell'evoluzione delle politiche sanitarie dai primi anni, in cui si assiste ai limiti della nuova regolazione pubblica della sanità, fino agli ultimi due decenni, in cui si è affermato un sistema di regolazione regionale del SSN. Lo scritto pone in evidenza alcuni nodi e alcuni strumenti delle politiche che hanno contribuito a determinare l'assetto attuale dei servizi di salute mentale e a consolidare differenze territoriali esistenti fin dal momento dell'approvazione della Legge 180.