Powered by Editorial Manager® and ProduXion Manager® from Aries Systems Corporation
RIASSUNTOObiettivi. Questa revisione della letteratura intende aggiornare l'odontoiatra su alcune importanti conoscenze riguardanti il cancro della bocca, in particolare sui suoi aspetti epidemiologici, in termini di frequenza e distribuzione, e sui fattori di rischio modificabili e non.Materiali e metodi. Sono state interrogate le più importanti banche dati biomediche (PUBMED; EMBASE) e Google Scholar alla ricerca di articoli rilevanti per gli obiettivi dell'articolo. Di questi articoli è stato ottenuto il testo intero. Le informazioni qua contenute sono state integrate con testi e dati già a disposizione degli autori.Risultati. La ricerca ci dice che il cancro orale è una malattia poco nota tra popolazione generale in Italia e in molti paesi del mondo, fatto che probabilmente influisce negativamente sulla sua prevenzione primaria, così come sulla tempestività della diagnosi, fattore chiave nella buona riuscita dei trattamenti della malattia in termini di sopravvivenza e qualità di vita. Tuttavia il cancro orale è tutt'altro che raro, essendo uno dei 20 più frequenti tumori al mondo, con circa 350 mila nuovi casi nel 2018, due terzi dei quali tra i pazienti maschi. Inoltre è gravato da una mortalità piuttosto alta, dal momento che la sopravvivenza a 5 anni si aggira approssimativamente intorno al 50%. Ciò vale anche in Italia, come dimostrano i dati più recenti che indicano che il rischio cumulativo per i tumori delle vie aereo-digestive è nei maschi uguale a 46, il che significa che è sufficiente seguire 46 italiani di sesso maschile dagli 0 agli 84 anni per trovarne uno che sviluppi un tumore. Benché questa sia una malattia multifattoriale, sulla cui patogenesi dobbiamo ancora imparare molto, esistono soggetti a maggior rischio. Tra questi sicuramente i fumatori, per i quali è stato stabilito da anni un legame tra numero di sigarette e possibilità di sviluppare il cancro. Recentemente però si è scoperto che tale rischio esiste per chi fuma anche solo pochissime sigarette al giorno (1-3) soprattutto se lo fa da molti anni. Allo stesso modo, anche il fumo passivo è un riconosciuto fattore di rischio per chi ne è esposto abbastanza a lungo. Oltre al fumo l'altro comportamento a rischio principale è il consumo di alcool, fattore indipendente ma che se associato al fumo ha un effetto più che moltiplicativo sulla possibilità di ammalarsi. Gli altri fattori associati alla malattia comprendono l'infezione da virus del papilloma umano, lo stato di salute e di igiene del cavo orale, le condizioni socio-economiche, le abitudini dietetiche e la familiarità. È possibile che questi abbiano un ruolo in quei soggetti che pur non essendo mai stati esposti a fumo e alcool (circa un quinto del totale), hanno sviluppato un tumore. Un altro gruppo di individui a maggior rischio di ammalare di cancro orale sono quelli affetti dalle malattie della bocca comprese nel gruppo dei disordini potenzialmente maligni, termine che ha sostituito l'espressione ...