Youth and the Politics of the Present

Abstract

Youth and the Politics of the Present presents a range of topical sociological investigations into various aspects of the everyday practices of young adults in different European contexts. Indeed, this volume provides an original and provocative investigation of various current central issues surrounding the effects of globalization and the directions in which Western societies are steering their future. Containing a wide range of empirical and comparative examples from across Europe, this title highlights how young adults are trying to implement new forms of understanding, interpretation and action to cope with unprecedented situations; developing new forms of relationships, identifications and belonging while they experience new and unprecedented forms of inclusion and exclusion. Grounding this exploration is the suggestion that careful observations of the everyday practices of young adults can be an excellent vantage point to grasp how and in what direction the future of contemporary Western societies is heading. Offering an original and provocative investigation, Youth and the Politics of the Present will appeal to students and researchers interested in fields such as Youth Studies, Globalization Studies, Migration Studies, Gender Studies and Social Policy.

Self-entrepreneurship in uncertain futures: The case of performing artists in Italy

“…During the past decades, insecurity and precariousness have been configured as a central experience for young adults in Southern European (Colombo and Rebughini, 2019; Lodovici and Semenza, 2012) and especially for those working in creative environments (Armano et al, 2017; Morgan et al, 2013).…”

Utopie per fare la differenza: dimensioni post-eurocentriche e post-antropocentriche dell’utopico

“…Pur nella loro diversità le esperienze che animano le mobilitazioni dei giovani degli ultimi due decenni non sembrano più costruire l'utopia come un obiettivo assoluto e separato ma come una politica dei piccoli risultati da ottenere qui e ora, con attività di cooperazione, mutualismo e condivisione dell'informazione radicate nel territorio; una do-it-ourselves politics (Pikard 2019), che attinge a forme di sapere e di critica sempre più differenziate, da quelle ecologiche a quelle non occidentali (Motta 2016). Il versante prefigurativo dell'utopico è dunque animato da generazioni che non possono avere visioni teleologiche del futuro e che sono al contrario abituate ad attuare politiche del presente, confidando pertanto non nell'idea di estraniarsi o di cambiare radicalmente meccanismi strutturali e sistemici ma di farli funzionare altrimenti, trasformandone le pratiche e le logiche (Colombo, Rebughini 2019;Lo Schiavo 2021;Pirni, Raffini 2022). Indicativo è anche il fatto che le forme contemporanee di partecipazione politica e di attivismo animate dai giovani sottolineino sempre più spesso la loro natura cooperativa e radicalmente opposta a forme di individualismo, pur senza contestare i processi di individualizzazione come prodotto storico (Colombo et alii 2022).…”

‘È un’opzione che ho valutato da diverso tempo’

“…Tra gli studi che si focalizzano sull'Italia, un approccio su una linea simile è ravvisabile nei lavori di Enzo Colombo, Paola Rebughini e Luisa Leonini (Colombo e Rebughini 2019;Rebughini et alii 2017;Colombo et alii 2018), basati su ricerche effettuate nell'area milanese. Ranci (2002;2008) presenta la vulnerabilità come un concetto analiticamente utile per considerare l'emergere di forme contemporanee di precarietà sociale legate a nuovi rischi, altamente probabili, duraturi nei loro effetti, irriducibili a meri aspetti "misurabili" nelle loro conseguenze, a partire dalla rottura nel senso di continuità delle identità.…”