Nora d~ A. BATTELLI ~). 1.-E di gvaade impovtanza per la tevmodinamica e per la fisica molecolave in genevale, la conoscenza degli elementi tevmici dei covpi alle pi~t basse temperature. Io percib mi sono accinto da aicun tempo alia ricer'ca spevimentale dei pi~t fondamentali f,'a questi elementi (caicoli specifici, calovi di fusione e di vapovizzazione, dilatazione tex'mica); e in questa prima Nora db velazione dei visultati ottenuti pei caleri specifici di alcuni liquidi che solidificano a tempevatuva molto bassa. Non esistono ancova su questo avgomeuto che scavse e isolate detevminazioni. Non si possono chiamave temperature molto basse quelle a cui avvivb il Regnault, il quale nei suoi classici lav()vi si spinse per vavie sostanze (clovofovmio, solfuvo di cacbonio, olio di tvementina, clovuvo di etile, ioduvo di etile, cioruvo di etilene, cianuro di etile e tetvaclovuvo di etilene) al di sotto di 0 ~ C., ma non discese mai oltve i-30 ~ C. Cosi pure non oltrepassb questo limite, anzi non Io raggiunse neppuce, il Nadejdine che studib ~) l'alcool eti|ico, l'etree etilico, l' alcool isoamilico, l'alcool isobutilico, gli alcool propilico e isopvopilico, l'isoamilene, iI fovmiato di etile e I'anidvide solfovosa liquida; la minima tempevatuca infatii, a cui egli speciment6, fu di-210 C. I1 primo studio sul calore specifico dei liquidi a temperatuve molto basse fu quello dell' Eckevlein s) sopva l'etere di petrolio. Egli us6 il metodo delle mescolanze: l'eteve di petrolio veniva rinchiuso dentro una sfera cava di ottone, ia quale re
Primo atto di ogni l)eecedente Congr~sso della Soeieth m'a un salute di aff'etto e di augurio al nostro venerate Presidente 0noeatqo; quest' annoi hostel lavori si aprono mestamente con la commemorazione di Lui. Non a me sarebbe spettato questo doloroso inearieo : abl)ianto nella nostea Societg Colleghi illustri, pt'imo ii Prof. R6iti, ai quali Egli ha laseiata laega el'edits di seienza e di affetti; calleghi, eui lo aver seguito da vicino 1' opera sua, ha date agio di sperimenta,~e per lunghi anni lo spirito di serupoloso ldagatope e la vita attiva di Lui, e di ammirare tutta la bont~t dell' anhna sua modesta e gentile. Ma put' troppo oggi 5 lore impedito di trovarsi tea noi, e pevci/~ il nostt'o P['esidente voile a me atlidato questo triste u~ticio, ehe adempio eel euore eommosso. Nato 1' 11 Cdugno 1819 in Paema, Riccardo Felici trasco,'reva 1' adolescenza e la prima giovinezza fr'a lotte e pvi. vazioni, che at testavano /in d' allot'a la sua non comune fermezza di propositi e ~.ettitudine di spirito. A 20 anni si recava in Pisa con 1" intenzione di prepararsi alia scuola politecnica di P;uqgi, per'oh6 aveva disegnato di percoreere la carriera d'ingegnet'e. Ben presto perb le lezioni del Mossotti e del Matteueci, 8o'ie g. Vol. IV.
Esperienze ed appunti c~it~ci, di A. BATTELLI e A. "GARBASSO. 1. I1 signor W. K. Riintgen, pubblicando, quattro mesi or sono, il sue bel lavoro sopra i raggi X, credette di dover at= fermare che la nuova specie di radiazione nulla aveva di comane con le altre, gik note sotto i nomi di raggi catodici e di lure ultravioletta. Dichiarb anzi di essere inclinato a pensare che si trattasse be1~si (li un processo nell' eteve, ma di natura affatto particolate, probabilmente di vibrazioni longitudinali ~). Ora si ~ caccolta, in cosl breve tempo, una grande massa di mate~'i~li sopva i raggi del Riin(:gen, sicch6 pare si possa gi5 dire qualche cosa, con maggiore sicurezza, sull~t lore natura. lntanto ~ degno di nora, dal punto di vista critic(), the l'ipotesi messa innanzi dallo scopi~itore ~ twecisamente quella che ha ~accolto il minor nume['o di adercnti. Le ot)inioni invece si dividono fra le due ipotesi, the il RSl~tgen ha rigettato; e 1' una e 1' altra (ti queste ~ sostenuta co~) gvande convinzione ~). l~ nostra intenzione di recaee col presente lavo~'o un con-tvib~to alla soluzione di questo interessante i)coblema. Crediamo anzitutto opportune di precisare su quale t)unto abbiamo ratio convergere le nostre ricerche. l) W. K. ]~5~tgeu. Eine none Art yon Strahlon. $itz. Ber. der Wiirzb. Phys. rood. Ges. 1895, par. 10 e seg. de}l'ostratto. 2) Basti cital'e, come esempio~ la testimonianz~ del ~[ichelso~ il quate scrive: ~ The distinction between th~ X-rays and the eutode rays appears to be somewhat artificial, and it seems probable thai: the X-rays are only cathode rays sifted by the various media they have tra~'ersed ,,; (Amer. Journal, (4), I, 312, 1896), e q~clla del (~oldhammer, ehe con pari sic~rezza afforma tutti i t'atti essore in armenia con l'ipotesi the: " die X-Sh'ahlen scion gevSlmliche transversale hethetschwiugungau, deren Wellen)Snge vicl klelner ist, nls diejenige der 1ms bisher hekalmter~ ultvaviolette~l 5tJahlclJ v c altrore ammotto ehe: ~ Es s(~heint uubestreil~bar zrl seiu, dz~ss die X-Strahleu kcil~e K~th~doustrah-Ion sind ,. (Wied. /knn. LVII, 635~ 1896).
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