Nel presente contributo ci proponiamo di analizzare, attraverso la lente della pragmatica storica, i tipi di atti linguistici in un corpus di testamenti italiani redatti a Ragusa verso la fine del Trecento e durante il Quattrocento. l'obiettivo del nostro lavoro è individuare gli atti linguistici corrispondenti alla forma del testamento, quelli direttamente determinati da essa o dal contesto di provenienza. a tal fine riprendiamo il quadro teorico di Austin (1962) nel tentativo di applicarlo alla diacronia. L'ipotesi primaria della ricerca è che la maggior parte degli atti linguistici provenga dalla forma del testamento e dalla sua natura giuridica e che possa essere riconosciuta dalla struttura grammaticale. I risultati della ricerca implicano che la teoria di Austin possa essere impiegata nelle ricerche diacroniche e che gli atti linguistici dei testamenti siano determinati dalla forma convenzionale del testamento come atto giuridico.

Ahead of the Serbian election, Marina Lalovic interviews Ana Lalic, the journalist whose arrest prompted the government to rethink what could be reported in her country 49(02): 58/60 |

In questo contributo ci proponiamo di analizzare le modalità di modulazione delle congratulazioni in un corpus epistolare del medioevo redatto in lingua italiana. La corrispondenza dalla Repubblica di Ragusa era diretta agli ambasciatori e agli altri ufficiali nel Regno di Bosnia tra il 1400 e il 1463. La ricerca si basa sull'analisi delle lettere redatte in italiano cancelleresco (koinè) che era in uso nel pubblico ufficio raguseo nel Quattrocento. L'obiettivo della ricerca è determinare le modalità di funzionamento delle congratulazioni nel corpus. Analizziamo quindi i brani in cui vengono espresse le congratulazioni e il loro ruolo nel discorso diplomatico secondo le norme della pragmatica storica. L'ipotesi della ricerca è che le congratulazioni assumano un ruolo pubblico che funge da sviluppo dei rapporti sociali e che mostrino caratteristiche tipizzate e formulaiche. I risultati dello studio rivelano una struttura propria dell'atto in questione. Inoltre, dimostriamo che la sincerità delle congratulazioni è dubbia e che esse servono come manifestazione di intesa che anticipa le richieste del mittente.Parole chiave: congratulazioni, koinè, atti linguistici in diacronia, discorso diplomatico, Quattrocento, Ragusa.

In this paper, I study the ways in which (im)politeness strategies are used in letters sent by the Republic of Ragusa to its ambassadors in the Bosnian Kingdom during the fifteenth century. The corpus for this research comprises the Lettere di Levante collection, today kept in the Dubrovnik State Archives, Croatia. I aim to determine the politeness strategies that were used in the letters based on the Brown and Levinson framework. The paper focusses on mitigating strategies used when making requests, expressing condolences, offering congratulations and making threats. The research reveals patterns in conversational and written exchanges, whose goal is to be conventionally polite and diplomatic. This research aims to offer insights into intercultural communication in Europe, inter-European influence, and communication patterns in diplomatic discourse and might be of interest to political scientists, historians and diplomats.

This paper aims to analyze the possibility of a diachronic approach to pragmatic competence in a foreign language. The main objective of the paper is to examine the methods that were used by the authors of grammar books published before the 20th century with the goal of ascertaining to what extent it was possible to teach pragmatic competence. The main hypothesis is that methods for teaching pragmatic competence existed even before the 20th century, but that complex theories and methodologies did not. To that end we adapt the modern speech act theory as a framework for analysis of grammars for foreigners, I analyze the historical profile of the foreign language learner, and I individualize possible language needs in a diachronic perspective. The central part of the research consists of a qualitative analysis of speech acts from Casotti (1709) and of the analysis of their communicative role. The results implied by this research can further be used for research in the field of didactics – both historical and modern – and that of historical linguistics, more specifically historical pragmatics.