La città, i miracoli ed il loro contrario. Le due Rome e il meravigliosoThe city, the miracles, and their opposite. The two Rome and the marvelous Antonio Pio Di Cosmo: ORCID: https://orcid.org/0000-0002-2314-4520 *
RIASSUNTOIl contributo analizza il ruolo giocato dai miracoli nella letteratura che racconta la storia delle due capitali. In particolare si analizza il meraviglioso che interessa Costantinopoli sin dal sec. VII. Questa ricerca applica le conoscenze in materia storica, antropologica e psicologica, per comprendere l'azione dei generali e dei politologi che risolvono le questioni circa i problemi di ottimizzazione delle risorse umane cittadine durante gli assedi. In questo modo si vagliano le strategie di comunicazione orientate alla pubblica sicurtà, che incidono il morale del popolo.
[it] Il contributo analizza il ruolo giocato dalla cultura materiale nel funerale imperiale. Questa ricerca applica le conoscenze in materia archeologica, antropologica e storica, per raccontare l’azione della corte imperiale, che risolve le questioni circa i problemi di rappresentazione del funerale del basileus. In questo senso si vagliano le modalità di spettacolarizzazione delle strategie di comunicazione che modellano i protocolli della Basileia.
This contribution analyzes a cognitive methodology for the "wandering motive of royalty" and penetrates the development of kingship's image in Mediterranean area. It recognizes the basic-subjects of Byzantine kingship as a iconographic and iedological codes, these pass through cultures and survive substantially unchanged. In this way, it scrutinizes communication's strategies, that model concrete icons of king of Sicily. So can be seen a new iconography and rhetorical horizon, that adapts basic subjects into particularly requirements. L 'espressione di Giovanni di Salisbury fotografa l'essenza del Regno siciliano e la sua idea di regalità. La concezione, nonostante i recenti tentativi che ne vogliono ridimensionarne la portata a partire dalla percezione che ne hanno gli stessi sovrani, può essere comunque riassunta nella formula: «rex in regno suo est imperator». L'assunto, che preannuncia la plenitudo potestatis degli stati nazionali, manifesta in maniera esplicita un'ideologia che fa del Regno siciliano la prima forma di Stato moderno. Tuttavia, per ottenere un tale risultato le formule di descrizione della monarchia normanna devono nutrirsi della memoria della bizantinocrazia sia sul piano iconografico, che retorico, quale diretto referente politico ed in quanto illustre precedente di sistema autocratico.È noto poi che Costantinopoli costituisce nell'inconscio collettivo dell'uomo di un più generico medioevo il "luogo" di «madre riconosciuta di civiltà» 1 e fornisce una serie di motivi che orientano le aspettative sociali. Questo dato di fatto può persino giustificare la propensione verso una precisa concezione del potere regio e verso specifiche scelte di auto-rappresentazione.2 Ma questa non è una novità. Per tutto l' Alto Medioevo si osserva nei potenti locali una sorta di frenesia, volta all'appropriazione dei simboli del potere romano orien- tale. La stessa smania si ravvisa nell'utilizzo delle soluzioni grafiche e letterarie che rappresentano l'essenza del potere dei basileis. Si può così constatare che i loci selezionati a Bisanzio, vengono ad essere ripetuti nelle soluzioni iconografiche e retoriche diffuse su un'ampia geografia, fin tanto che costituiscono stereotipi. Questi una volta acquisiti, rifunzionalizzati e risemantizzati sono posti alla base del successo delle soluzioni locali.3 Un orientamento che costituisce delle formule preferenziali per le descrizioni della regalità dell' Alto Medioevo. Soluzioni talmente efficaci che vengono esportate persino nel cuore del Basso Medioevo.Un simile novero di opzioni viene a maggior ragione giustificato nel Regno di Sicilia, che può contare sulla presenza di un ampio pubblico assuefatto a formule greche, anche se la popolazione di effettiva origine bizantina non sembra superare il 20 % del totale. A questo si aggiunge un più ampio sostrato di cultura greca che spiega sia la buona ricettività, sia la predilezione per un determinato novero di soluzioni. Si può allora ritenere che la propaganda regia normanna vuole rispondere ad un'esigenza prima ...
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