In questa nota si presenta un aggiornamento dei dati sui coleotteri saproxilici inclusi in Direttiva Habitat presenti nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Sono state censite cinque specie, Rhysodes sulcatus, Lucanus cervus, Osmoderma eremita, Cerambyx cerdo e Rosalia alpina, per ognuna delle quali, oltre a riportarne i dati di cattura e bibliografici a noi noti, se ne discute brevemente il significato ecologico e conservazionistico. Lucanus cervus è qui citato per la prima volta dell’Abruzzo e, assieme a Rhysodes sulcatus e C. cerdo, anche per il territorio dell’area protetta. Il rinvenimento di R. sulcatus risulta particolarmente significativo sia per la rarità della specie, sia perché il reperto qui riportato ne conferma la presenza nell’Italia peninsulare.
INtRoDUzIoNEIl Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (Fig. 1) si estende per circa 149.000 ettari nell'Appennino centrale, a cavallo delle regioni Marche, Lazio e Abruzzo. E' il terzo Parco Nazionale italiano per estensione, dopo il Parco Nazionale del Pollino (Appennino calabro-lucano) e il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (Appennino campano). Il territorio dell'area protetta è caratterizzato dalla presenza di tre gruppi montuosi principali: la catena del Gran Sasso nel settore centro-meridionale, costituita da rocce calcaree e dolomitiche, il gruppo dei Monti Gemelli nel settore nord-orientale, anch'esso di natura calcarea, e il massiccio dei Monti della Laga nel settore centro-settentrionale, costituito da rocce marnoso-arenacee. La massima elevazione è rappresentata dal Corno Grande (2912 m s.l.m.), che è anche la vetta più alta della catena appenninica.Gli ambienti forestali occupano oltre il 60% (circa 87.000 ettari) della superficie totale dell'area protetta e, analogamente ad altri gruppi montuosi
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