O presente artigo esboça uma análise do ato linguístico da discordância, segundo uma perspectiva sociopragmática, com o objetivo de estabelecer as diferenças conversacionais e culturais. Privilegiou-se a discordância como traço saliente porque ela permite analisar a qualidade da cortesia linguística presente numa interação ocorrida no programa televisivo “Che tempo che fa”, entre Fabio F
The intent of this article is to analyze the first speech of Prime Minister Mario Draghi during the motion of confidence request in the Italian Senate on February 17, 2021. This analysis intends to use the methodological tools present in the Principles of Cooperation (Grice, 1975), the speech acts categories (Searle, 1965), the politeness linguistic of Brown and Levinson (1987) with the addition of Schartz's concept of "collective face" (1992) and intercultural communication (Hofstede, 2011). The originality of this work consists in the use of a method of analysis usually used in a "sociological-statistical" key into a purely linguistic corpus such as political discourse in order to bring out some elements of correlation between speech acts and cultural dimensions. This article seeks to offer a useful interpretative tool to describe some speech acts formulated by Prime Minister Draghi with a "representative" value but with the intention of being instead of "directive" and "declarative" speech acts. This illocuctive force passage requested by Draghi could only be possible with the presence of a broad adhesion on the part of Italian politics to a cultural dimension of a "collectivism" due to the very delicate historical moment with the Covid-19 health crisis.Keywords: Cultural dimension. Political discourse. Speech acts. Politics. Italian culture RESUMO: O objetivo deste trabalho é analisar o primeiro discurso do primeiro-ministro Mario Draghi durante o pedido de confiança no Senado italiano em 17 de fevereiro de 2021. Esta análise pretende utilizar as ferramentas metodológicas presentes nos princípios da cooperação (Grice, 1975), as categorias de atos de fala (Searle, 1965), a cortesia linguística de Brown e Levinson (1987), além do conceito de " collective face " de Schartz (1992) e a comunicação intercultural (Hofstede, 2011). A originalidade deste artigo consiste na utilização de um método de análise usualmente empregado em uma chave "sociológico-estatística" em um campo puramente linguístico como o discurso político, para trazer à cena os elementos de correlação entre atos de fala e dimensões culturais. Em última análise, este artigo oferece uma ferramenta interpretativa útil para descrever alguns atos de fala formulados pelo primeiro-ministro Draghi com um valor caracterizado como "representativo", mas com a intenção de serem atos de fala "diretivos" e "declarativos". Essa passagem de força ilocutiva só poderia ser considerada possível com a presença de uma ampla adesão por parte da política italiana a uma dimensão cultural de tipo "coletivismo" devido ao momento histórico muito delicado com a crise sanitária.Palavras-chave: Dimensão cultural. Discurso político. Atos de fala. Política. Cultura italiana. ABSTRACT: L'intento di questo lavoro è di analizzare il primo discorso del premier Mario Draghi durante la richiesta della fiducia presso il Senato italiano il 17 Febbraio 2021. Questa analisi intende adoperare gli strumenti metodologici presenti nei principi di cooperazione ( Grice, 1975), le categorie degli atti linguistici ( Searle, 1965 ), la cortesia linguistica di Brown e Levinson ( 1987) con l'aggiunto del concetto di "faccia collettiva" di Schartz ( 1992) e della comunicazione interculturale ( Hofstede, 2011). L'originalità di questo lavoro consiste nell'utilizzo di un metodo di analisi adoperato solitamente in chiave "sociologico-statistico" in un ambito prettamente linguistico come il discorso politico per fare emergere gli elementi di correlazione tra gli atti linguistici e le dimensioni culturali. In definitiva, questo articolo offre uno strumento interpretativo utile per descrivere alcuni atti linguistici formulati dal premier Draghi con valore di tipo " rappresentativi" ma con l'intenzione di essere invece degli atti linguistici di natura " direttivi" e " dichiarativi". Questo passaggio di forza illocuttiva potrebbe dirsi possibile soltanto con la presenza di un'ampia adesione da parte della politica italiana ad una dimensione culturale di tipo " collettivismo" dovuta al momento storico molto delicato con la crisi sanitaria. Parole chiave: Dimensioni culturali. Discorso politico. Atti linguistici. Politica. Cultura italiana
L'articolo intende analizzare il concetto di dimensione culturale proveniente dal quadro della comunicazione interculturale nell'ambito del lavoro teorico di Geert Hofstede e il concetto di cortesia linguistica di Brown e Levinson. L'articolo analizza un articolo di Umberto Eco raccolto dal sito del settimanale Espresso nell'ottobre 2015. Lo scopo dell'articolo è quello di spiegare il meccanismo sottostante della macchina del fango all'interno del sistema mediatico italiano. L'originalità di questo lavoro consiste nell'utilizzare il concetto di dimensioni culturali utilizzato nell'ambito sociologico così come il concetto di faccia della cortesia linguistica applicato a un testo letterario. In conclusione, questo articolo vorrebbe offrire uno strumento interpretativo utile per descrivere alcune questioni ancora valide sulla realtà culturale e politica dell'Italia. L'intento è capire quali dimensioni culturali e faccia come concetto sono coinvolti in questo articolo.
Questo articolo intende descrivere le dimensioni culturali della sicilia presenti nel corpus della rivista I Siciliani del giornalista Giuseppe Fava. La scelta di questa rivista è stata compiuta per la consistenza culturale per ottenere una conoscenza profonda della realtà storico-culturale siciliana. si propone l'analisi del concetto di dimensione culturale tratto dal quadro teorico di Hofstede (2005Hofstede ( , 2011 per capire una realtà come quella siciliana. Vengono identificate come dimensioni culturali costanti nel corpus de I Siciliani, in primo luogo, la dimensione di forte distanza sociale tra i membri della società siciliana come risultato della composizione storica della società siciliana; in seguito, un forte bisogno di evitare l'incertezza nella realtà quotidiana e una forte volontà di aderire al bisogno di relazioni come modalità di sfuggire all'imminente incertezza della vita così come al sentimento di solitudine. In conclusione, questo articolo ha voluto offrire uno strumento interpretativo utile per descrivere dei comportamenti molto diffusi nella realtà storico-culturale siciliana con l'intento di permettere un superamento di alcune dimensioni culturali per raggiungere altri livelli di preferenze nella realizzazione delle azioni quotidiane dei siciliani.
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