La crisi economica ha inasprito le diseguaglianze sociali, colpendo alcune categorie sociali, tra le quali i giovani: il loro tasso di disoccupazione è aumentato e gli investimenti sociali a loro dedicati sono stati ridimensionati. Se tale quadro strutturale è stato ben approfondito dalla letteratura sociologica, i contributi sulle percezioni dei giovani circa le diseguaglianze sociali sono ancora piuttosto rari. Il presente articolo analizza le narrazioni relative alle diseguaglianze sociali di giovani con diversi background, ma residenti nelle medesime municipalità (Mestre e Marghera) della Città di Venezia. Gli autori mostrano come tali narrazioni siano modellate sulla base dell'intersezione tra classe sociale, appartenenza "etnico-razziale" e nazionale, genere, età e collocazione spaziale nei quartieri dei giovani intervistati.
Il presente contributo, frutto di una ricerca etnografica condotta nella Provincia Autonoma di Trento, indaga le condizioni di vita di rifugiati e richiedenti asilo al di fuori del sistema di accoglienza. In particolare, approfondisce gli effetti prodotti dagli insediamenti informali in cui essi dimorano e dalle condizioni materiali che li caratterizzano sulla vita quotidiana di questi immigrati, nonché le forme di riappropriazione di tali spazi che gli stessi immigrati esercitano.
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Il presente articolo si propone di analizzare il rapporto tra sport, cittadinanza e inclusione sociale, esperito da giovani adulti di origine immigrata in Italia. Nello specifico, ci si concentrerà sulle aspirazioni e sui percorsi di cittadinanza di giovani giocatori di cricket di origine bangladese che vivono nella Città di Venezia. A partire da 15 interviste in profondità con questi giovani adulti, emerge come l'aspirata cittadinanza italiana e, quindi, il passaporto europeo possano diventare, da un lato, uno strumento per reagire al misconoscimento, agito dai coetanei autoctoni e dai connazionali della generazione dei loro genitori, e, dall'altro lato, una chiave di accesso per una potenziale mobilità transnazionale. L'acquisizione della cittadinanza italiana, cioè, si configurerebbe sia come un percorso volto all'inclusione sociale a livello locale, sia come un tentativo di distinzione dispiegato a livello europeo e internazionale.
This contribution results from research conducted during the first months of the COVID-19 pandemic. It explores how the restrictions imposed for safety reasons impacted the everyday routines of a group of asylum seekers and beneficiaries of protection hosted in the asylum reception system in the city of Trento, Italy. Drawing on the interviews, the authors enlighten how the “health of the facility” sometimes came at the expense of the health of the individual, reducing their sociability outside the reception facilities and, therefore, their opportunities to develop their paths toward independence.
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