KEYWORDS Sonoelastography; Breast elastography; Breast lesions.Abstract Breast elastography is a new sonographic imaging technique which provides information on breast lesions in addition to conventional ultrasonography (US) and mammography. Elastography provides a noninvasive evaluation of the stiffness of a lesion. Today, two technical solutions are available for clinical use: strain elastography and shear wave elastography. Initial evaluations of these techniques in clinical trials suggest that they may substantially improve the possibility of differentiating benign from malignant breast lesions thereby limiting recourse to biopsy and considerably reducing the number of benign breast biopsy diagnoses. This article reviews the basics of this technique, how to perform the examination, image interpretation and the results of major clinical studies. Although elastography is easy to perform, training and technical knowledge are required in order to obtain images permitting a correct interpretation. This paper will highlight the technique and point out common pitfalls.Sommario L'elastosonografia mammaria è una nuova tecnica di imaging a ultrasuoni che fornisce informazioni aggiuntive sulle lesioni della mammella rispetto all'ecografia e alla mammografia. Consente una valutazione non invasiva della rigidità tessutale di una lesione. Sono attualmente disponibili due soluzioni tecniche per uso clinico: l'elastografia con strain e l'elastografia shear wave. I primi studi clinici di valutazione di queste tecniche suggeriscono che esse possano migliorare la caratterizzazione delle lesioni mammarie differenziando quelle benigne dalle maligne e riducendo in modo sostanziale il numero di biopsie per lesioni benigne. Questo articolo rivisita le basi tecniche, i criteri interpretativi delle immagini, i principali studi clinici e le possibili cause di errore. Per quanto l'elastosonografia sia di facile esecuzione, richiede tuttavia un training e delle conoscenze tecniche adeguate per ottenere immagini correttamente interpretabili. ª

A fully automatic method for whole heart and cardiac chamber segmentation was presented and evaluated using multicenter/multivendor CTA data. The accuracy and robustness of the method were demonstrated by successfully applying the method to 1420 multicenter/ multivendor data sets.

Ankle sonography is one of the most commonly ordered examinations in the field of osteoarticular imaging, and it requires intimate knowledge of the anatomic structures that make up the joint. For practical purposes, the examination can be divided into four compartments, which are analyzed in this pictorial essay: the anterior compartment, which includes the tibialis anterior, extensor hallucis longus, and extensor digitorum longus tendons; the accessory peroneus tertius tendon; and the extensor retinaculum; the medial compartment (tibialis posterior, flexor digitorum longus, and flexor hallucis longus tendons; the flexor retinaculum; the medial collateral-or deltoid-ligament, and the neurovascular bundle); the lateral compartment (peroneus longus, peroneus brevis, and peroneus quartus tendons; superior and inferior peroneal retinacula, lateral collateral ligament); and the posterior compartment (Achilles tendon, plantaris tendon, Kagar's triangle, superficial, and deep retrocalcaneal bursae). Scanning techniques are briefly described to ensure optimal visualization of the various anatomic structures.Keywords Ultrasonography Á Ankle Á Achilles tendon Á Flexor tendons of the foot Á Extensor tendons of the foot Á Ligaments of the ankle Riassunto L'esame ecografico della caviglia è tra gli esami più richiesti nell'ambito dell'ecografia osteoarticolare; ne deriva la necessità di una conoscenza approfondita delle strutture anatomiche che la compongono. L'approccio ecografico per lo studio della caviglia è, per scopi pratici, organizzato per comparti; si analizzano nel presente pictorial essay le strutture del comparto anteriore (tendine tibiale anteriore, tendine estensore lungo dell'alluce, tendine estensore lungo delle dita, tendine peroneo tertius, retinacolo degli estensori), del comparto mediale (tendine tibiale posteriore, tendine flessore lungo delle dita, tendine flessore lungo dell'alluce, retinacolo dei flessori, legamento collaterale mediale o deltoideo, fascio vascolo-nervoso), del comparto esterno (tendini peronei breve e lungo, tendine peroneo quarto, retinacolo superiore ed inferiore dei peronei, legamento collaterale esterno), del comparto posteriore (tendine d'Achille, tendine del muscolo plantare, triangolo di Kager, borse sinoviali calcaneali superficiale e profonda). Si riporta inoltre qualche breve cenno di tecnica ecografica necessaria per l'ottimale visualizzazione delle strutture descritte.