Questo contributo intende mettere l’accento sul ruolo dell’osservazione come strumento chiave per la formazione dell’educatore linguistico inclusivo inteso come professionista riflessivo. Dopo una breve disamina dell’importanza dell’osservazione nella formazione docente e della sua percezione da parte degli insegnanti, viene introdotto il termine “osservazione”, messo in relazione con il contesto scolastico italiano e agganciato alla dimensione della riflessione, attraverso una rassegna della letteratura in materia. Si passa quindi ad approfondire la dimensione osservativa, intesa come competenza dell’insegnante che si esplica non solo verso l’esterno ma anche (e forse soprattutto) in una pratica di auto-osservazione che diventa spinta circostanziata verso un’azione didattica efficace. Il contributo si conclude con una proposta di percorso (auto)formativo incentrato sulla riflessione e la decostruzione.   The professional development of the inclusive language educator through observation and self-observation: a tool within sight This contribution aims to emphasize the role of observation as a key tool for the training of the inclusive language educator seen as a reflective professional. After a brief examination of the importance of observation in teacher training and its perception by teachers, the term “observation” is introduced, related to the Italian school context and linked to the dimension of reflection, through a review of the literature on the subject. We then move on to deepen the observational dimension, seen as the competence of the teacher expressed not only towards the outside but also (and perhaps above all) in a practice of self-observation that becomes a detailed push towards an effective didactic action. The contribution concludes with a proposal for a (self-)training path focused on reflection and deconstruction.