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We investigate the finance-growth nexus before and around the global financial crisis using for the first time OTC derivative data in growth estimates. Beyond the most recent Wacthel and Rousseau (2010) evidence which documents the interruption of the positive finance-growth relationship after 1989, we show that bank assets contribute indeed negatively, while OTC derivative positively or insignificantly with a much smaller effect in magnitude. At the same time the impact of the crisis is captured by a very strong negative effect of year dummies around the event. Our findings and their discussion aim to provide insights for policy measures aimed at tackling the crisis, disentangling positive from negative effects of derivatives and bank activity on the real economy and restoring the traditional positive link between finance and growth.

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L’interesse verso assetti produttivi compatibili con la tutela dell’ambiente, con un maggiore equilibrio sociale e con adeguate prassi di governance rappresenta una necessità vieppiù sentita dalle banche, incoraggiate a perseguire simili obiettivi da una regolamentazione sempre più pervasiva e dalla crescente consapevolezza di investitori e clienti. Un atteggiamento di apertura verso le istanze ecologiche, sociali e di buon governo societario (in breve, “ESG”) appare quanto mai raccomandabile in un business, come l’intermediazione finanziaria, fondato sulla fiducia. La capacità di allinearsi alle nuove preferenze e sensibilità del pubblico può diventare un potente driver di successo, come confermato dagli elevati tassi di crescita registrati dai fondi comuni “sostenibili” e di altre forme di responsible investing.