A basic income (or demogrant) is an income paid by a political community to all its members on an individual basis, without means test or work requirement. This article surveys the various forms the basic income proposal has taken and how they relate to kin ideas; synthesizes the central case for basic income, as a strategy against both poverty and unemployment; examines the question of whether and in what sense a universal basic income is affordable; and discusses the most promising next steps towards it, both in the North and in the South.
Anna e una bambina di sei anni che abita in Ticino. La sua lingua madre e l'italiano, ma i suoi genitori desiderano che frequenti una scuola elementare in inglese. Si rivolgono quindi a una scuola privata americana, situata in Ticino, dove la maggior parte dell'insegnamento e impartito nella lingua di Mark Twain. Visto che si trova ancora nell'et a di obbligo scolastico, Anna ha bisogno di un'autorizzazione del Dipartimento dell'educazione del Cantone Ticino per poter frequentare questa scuola. L'autorizzazione le viene per o negata. I genitori di Anna decidono di presentare un ricorso, dapprima a un tribunale cantonale e quindi al Tribunale federale. Il ricorso viene respinto. La principale motivazione dei giudici e la seguente: il Canton Ticino ha diritto di difendere il principio di territorialit a linguistica (PTL).Anche se il nome dell'allieva e fittizio, questo episodio non e frutto della mia immaginazione. E un caso vero. La relativa sentenza del Tribunale federale (2C_449/2011) e del 26 aprile 2012 ed e assai emblematica perch e dimostra quanto le autorit a svizzerecantonali e federaliapplichino in modo rigoroso il PTL.E vero che regole analoghe si trovano anche in altri contesti plurilingue, per esempio in Qu ebec. Ma se in Qu ebec esse riflettono la volont a di difendere il francese dall'oggettivamente probabile avanzata dell'inglese, nel caso ticinese tale giustificazione viene a mancare: non vi e proprio alcun rischio plausibile che l'inglese possa prendere il posto dell'italiano nel sud della Svizzera. Ciononostante, nella loro sentenza i giudici federali all'unanimit a dichiarano che "l'interesse pubblico teso alla difesa dell'italianit a prevale su quello privato dei ricorrenti". Ci o dimostra quanto rigorosa, e addirittura rigida, sia l'applicazione del PTL in Svizzera.I genitori di Anna ritengono di essere vittime di un'ingiustizia. Le autorit a del Cantone Ticino, invece, pensano di aver agito in modo giusto. Ma in che cosa consiste la "giustizia" in ambito linguistico? Per quale motivo il rispetto del PTL (art. 70, Costituzione federale) dovrebbe avere la precedenza sulla libert a di lingua (art. 18) del singolo individuo, concretizzata per esempio nella libert a di scegliere la scuola nella lingua di proprio gradimento?Negli scorsi anni i filosofi politici hanno iniziato ad affrontare la questione linguistica con argomenti di tipo normativo (cfr. Kymlicka e Patten 2003). In questo contesto il libro di Philippe Van Parijs rappresenta un tentativo, riuscito, di elaborare una vera e propria teoria di "giustizia linguistica" (GL). Il risultato principale dell'analisi di Van Parijs consiste in due conclusioni. Primo, occorre promuovere una sola lingua franca a livello mondiale, nella fattispecie l'inglese. Secondo, bisogna proteggere le lingue locali applicando in modo rigoroso il PTL (pi u precisamente, Van Parijs parla del "regime linguistico coercitivo e territorialmente differenziato").Van Parijs presenta anzitutto alcuni fatti empirici che dimostrano come l'inglese stia diventando la principal...
scite is a Brooklyn-based organization that helps researchers better discover and understand research articles through Smart Citations–citations that display the context of the citation and describe whether the article provides supporting or contrasting evidence. scite is used by students and researchers from around the world and is funded in part by the National Science Foundation and the National Institute on Drug Abuse of the National Institutes of Health.