Graves orbitopathy (GO) is an autoimmune disorder of the retrobulbar tissue 1 probably initiated by autoreactive T lymphocytes which trigger a cascade of events including secretion of cytokines, 2 simulating proliferation of orbital fibroblastas, expansion of adipose tissue and secretion of glycosaminoglycans by the orbital fibroblasts. Therefore, immunosuppressants and anti-inflammatory agents are the treatment of choice for moderate-to-severe-and active GO. 3,4 Although different immunosuppressants including biological agents
Assessment of insulin sensitivity based on a single measurement of insulin and glucose, is both easy to understand and simple to perform. The tests most often used are HOMA and QUICKI. The aim of this study was to assess the biological variability of estimates of insulin sensitivity using HOMA and QUICKI indices. After a 12-h fast, blood was sampled for insulin and glucose determination. Sampling lasted for 90 min with an intersample interval of 2 min. A total of 56 subjects were included in the study, and in nine subjects sampling was done before and after weight reduction, so total number of analyzed series was 65. To compute the reference value of the insulin sensitivity index, averages of all 46 insulin and glucose samples were used. We also computed point estimates (single value estimates) of the insulin sensitivity index based on the different number of insulin/glucose samples (1-45 consecutive samples). To compute the variability of point estimates a bootstrapping procedure was used using 1000 resamples for each series and for each number of samples used to average insulin and glucose. Using a single insulin/glucose sample HOMA variability was 26.18 ± 4.31%, and QUICKI variability was 3.30 ± 0.54%. For 10 samples variability was 11.99 ± 2.22% and 1.62 ± 0.31% respectively. Biological variability of insulin sensitivity indices is significant, and it can be reduced by increasing the number of samples. Oscillations of insulin concentration in plasma are the major cause of variability of insulin sensitivity indices.
L’infezione da papillomavirus umano (HPV), in particolare HPV 16, è un riconosciuto fattore causale delle neoplasie orofaringee. L’incidenza delle neoplasie orofaringee è in aumento in diversi paesi europei, inclusa l’Italia, e negli Stai Uniti dove accurati modelli matematici hanno stimato che supererà quella del cancro alla cervice nella prossima decade. Recenti evidenze scientifiche supportano la potenziale efficacia del vaccino anti-HPV nel controllare quella che è stata definita “l’epidemia di neoplasie HPV-correlate”. In questo contesto, i medici otorinolaringoiatri assumono un ruolo cruciale, non solo nella diagnosi e trattamento di questa patologia, ma anche – come è stato sottolineato dall’American Head and Neck Society – nella prevenzione. Abbiamo condotto un’indagine sulle conoscenze e le attitudini dei medici otorinolaringoiatri italiani in tema di infezione HPV, patologie correlate e prevenzione vaccinale. Si tratta della prima indagine conoscitiva in Italia e in Europa sull’argomento. 262 medici otorinolaringoiatri italiani sono stati reclutati durante il 101° Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale, tenutosi in maggio 2014. È stato utilizzato un questionario semi-strutturato sviluppato sulla base delle evidenze disponibili in letteratura e del parere di esperti. Le conoscenze e le attitudini sono state descritte e valutate con tecniche di analisi univariata. È stato inoltre costruito uno score composito di conoscenza. I dati dimostrano come i medici otorinolaringoiatri italiani abbiano, in media, un grado di conoscenza buono dell’infezione HPV e un’attitudine positiva nei confronti della prevenzione, in particolare della vaccinazione. I nostri risultati possono essere una utile base per pianificare, implementare e valutare programmi di educazione continua specifici sul tema della prevenzione dell’infezione da HPV. Come dimostriamo nel nostro studio, programmi di educazione continua specifici sono efficaci nell’aumentare il grado di conoscenza dei medici e l’attitudine positiva nei confronti dei programmi di prevenzione; il che contribuisce a promuovere l’adesione alla vaccinazione nei pazienti e nella popolazione generale. Con l’obiettivo generale di controllare l’epidemia di neoplasie HPV-correlate, maggiori risorse ed energie devono essere dedicate alla formazione e alla diffusione della cultura della prevenzione tra i medici otorinolaringoiatri e la comunità medica in generale. In questo contesto, identifichiamo grande potenziale nella collaborazione tra le comunità e le società scientifiche dell’otorinolaringoiatria e la sanità pubblica.
Erroneous diagnosis of thyroid disorders and potentially harmful treatment could be avoided by proving the interference or TBG deficiency whenever there is a discrepancy between the thyroid function results and the clinical picture.
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