Purpose The purpose of this paper is to propose a systematic review of the contributions present in the literature about walkability. This is aimed at defining a set of criteria and methodologies for the assessment of the level of pedestrian friendliness of cities characterised by mass tourism. Design/methodology/approach The paper is based on a theoretical review about walkability and on the study of mass tourism phenomenon in Venice in relation to the ongoing de-urbanisation process. The analysis of open data sets provides by the Public Institutions of Venice and the execution of on-site observations allowed a qualitative assessment on the level of walkability of the historical centre of Venice. Findings The results of the proposed study highlighted that the level of walkability in Venice is profoundly affected by the lack of base services, the presence of massive tourism flows and the scarcity of road signage. Practical implications All the elements highlighted in this work could lead to proposing several design solutions and policies to manage the tourism phenomenon in Venice in a more effective and sustainable manner. Social implications The assessment and enhancement of the level of walkability of urban areas represent a useful tool to manage the tourist flows and to reduce the conflicts between inhabitants and visitors in tourism cities. Originality/value The current work represents a valuable contribution towards the systematisation of the theoretical and methodological framework towards a tourism-based walkability assessment.

Nel 1980 Hassan Fathy è insignito del primo Aga Khan Chairman Award, un premio appositamente creato come riconoscimento al valore della sua carriera. Sino a quel momento pochissimi sono i testi pubblicati sul suo lavoro, i primi dei quali sono datati all’inizio degli anni 70. È solo sul finire della sua lunga carriera che l’opera dell’architetto egiziano inizia ad essere conosciuta e riconosciuta a livello internazionale. L’articolo contestualizza il lavoro di Hassan Fathy, discute le ragioni per le quali è stato dimenticato quando egli era ancora in vita, la sua ricoperta negli anni 80 e il più recente interesse dimostrato dalla comunità scientifica. L’accento è posto sull’attualità del suo pensiero, costantemente volto alla ricerca di un’architettura tecnicamente e culturalmente appropriata

In Egitto, nella metà del secolo scorso, numerose sono le sperimentazioni compiute nell’ambito dei saperi artigianali tradizionali. Tramandare tali conoscenze e incoraggiare la spontaneità creativa nelle arti applicate assume un valore fondante nel processo di reinvenzione dell’identità nazionale. In tale contesto si colloca il lavoro di Hassan Fathy. Nei villaggi che egli progetta sono sempre presenti una o più scuole, ritenute essenziali per la nascita e la crescita dei villaggi stessi. A queste si affiancano altri edifici dedicati alla formazione nel campo delle tecniche costruttive e delle conoscenze artigianali. La presenza di simili funzioni nei suoi villaggi mette in luce il ruolo pregnante, sociale e culturale, che egli attribuisce all’istruzione e alla formazione in tali contesti.