tuttavia disponibili dati certi riguardo alla prevalenza, che viene stimata tra 1.2 e 25 casi per milione (5, 6). La condrocalcinosi, come noto, è caratterizzata clinicamente da episodi di sinovite acuta o sinovite cronica, secondari al deposito di cristalli di pirofosfato diidrato di calcio a livello della cartilagine ialina e/o della fibrocartilagine (7). Diversi contributi in letteratura sottolineano l'associazione di SG e condrocalcinosi, considerata, quest'ultima, un tipico esempio di manifestazione secondaria ad ipomagnesemia (8)(9)(10)(11)(12)(13)(14). Descriviamo in seguito due casi di SG associati a condrocalcinosi, che illustrano due estremi dell'ampio ventaglio di presentazione di questa sindrome.
CASO CLINICO 1Donna di 52 anni, all'età di 39 anni, per episodi ricorrenti di spasmo carpo-podalico, tetania, debolezza muscolare e parestesie prevalenti agli arti superiori, si ricovera presso la Clinica di Endocrinologia dell'Università Politecnica delle Marche, dove sulla base del quadro clinico, del rilievo di se-INTRODUZIONE L a sindrome di Gitelman (SG), descritta per la prima volta da Gitelman nel 1966 (1) è una rara tubulopatia ereditaria, trasmessa con tratto autosomico recessivo, caratterizzata da ipomagnesemia, ipopotassiemia, alcalosi metabolica, ipocalciuria ed iperaldosteronismo iperreninemico (2). Sul piano clinico può presentare un'ampia varietà di manifestazioni che procedono da un quadro sfumato di crampi, mialgie e/o debolezza muscolare, fino ad episodi di spasmo carpo-podalico, tetania e rabdomiolisi (3, 4). La mutazione responsabile della sindrome interessa il gene per la proteina NCCT (Na-Cl cotransporter), un cotrasportatore sodio-cloro presente nel tubulo contorto distale (5). La SG è considerata una malattia rara; non sono Reumatismo, 2010; 62(1)