La distanza anogenitale (AGD) (ovvero la distanza misurata dall'ano al tubercolo genitale) è una caratteristica corporea androgeno-dipendente, che risente dell'esposizione ormonale intrauterina. Studi sull'uomo hanno evidenziato che alterazioni della AGD possono essere associate a malattie dell'apparato riproduttivo, sia negli uomini che nelle donne. In particolare, studi recenti suggeriscono una correlazione tra differenze nella lunghezza della AGD e presenza di patologie ginecologiche, come l'endometriosi e la sindrome dell'ovaio policistico (PCOS). In queste condizioni, infatti, l'esposizione ormonale prenatale (in particolare a ormoni steroidei) può rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia in età adulta. In questa review narrativa della letteratura vengono riportate le più attuali evidenze sulla relazione tra AGD e la presenza di endometriosi e PCOS. I risultati degli studi a disposizione suggeriscono che una AGD più corta possa essere correlata alla presenza di endometriosi, mentre una AGD più lunga ad un aumentato rischio di PCOS. Alla luce di questi risultati viene discusso il ruolo della misurazione dell'AGD in donne adulte, quale potenziale biomarker (semplice e facilmente riproducibile) di endometriosi e PCOS. Tuttavia, le evidenze scientifiche a disposizione appaiono insufficienti, e sono necessari studi per confermare i limitati risultati attuali.