“…I controlli seriati hanno infatti consentito di evidenziare la riduzione del numero, dell'estensione delle localizzazioni e del coinvolgimento da bi-a monolaterale dei focolai fino alla scomparsa delle lacune di enhancement, considerati fattori prognostici positivi ed indici di efficacia terapeutica [14], avvalorando, seppure a posteriori, in assenza di riscontri istologici, l'accuratezza dei segni RM di pielonefrite acuta evidenziati in fase diagnostica. Nondimeno il follow-up con RM dinamica ha consentito di differenziare focolai di pielonefrite attiva da esiti evolutivi cicatriziali, riscontrati nel 16,5% dei casi positivi, prevalentemente nei soggetti che alla diagnosi presentavano una maggior estensione e gravità del processo flogistico per la presenza di lesioni ascessuali.…”