SommarioLe disfunzioni della ghiandola tiroidea rappresentano un gruppo di patologie rilevanti sotto il profilo epidemiologico, specie nel sesso femminile. La terapia ormonale contraccettiva è capace di influenzare la funzione tiroidea modulando i livelli di TBG e SHBG e, sebbene frequentemente prescritta, esistono poche evidenze riassuntive circa i limiti prescrittivi nelle donne con disfunzione tiroidea. Lo scopo di questo articolo è quello di rivedere gli effetti del trattamento con levo-tiroxina (LT4) nelle donne in terapia ormonale contraccettiva e come quest’ultima influenzi la funzione tiroidea. La componente estrogenica è responsabile dell’aumento di TBG, SHBG e dei fattori di coagulazione. Per contro, la componente progestinica, attraverso l’azione anti-androgenica, è utile per mantenere basso il rischio tromboembolico e cardiovascolare. Ciò assume particolare rilevanza nelle donne affette da ipotiroidismo subclinico e in quelle trattate con LT4. Infatti, l’ipotiroidismo subclinico è associato a un aumentato volume piastrinico medio, il quale aumenta, a sua volta, il rischio cardiovascolare a causa dell’iperattività piastrinica dovuta alla incompleta maturazione megacariocitica.