“…La maggioranza degli insegnanti, il 72%, ritiene inoltre che l'utilizzo degli alunni mediatori debba essere evitato in certe circostanze, soprattutto in caso di situazioni familiari problematiche (89%), in situazioni comunicative delicate, come quelle che avvengono negli ospedali o durante le visite mediche (83%), in situazioni ufficiali, ad esempio in questura, in uffici pubblici o a scuola (72%) e in caso di comunicazioni sul profitto scolastico (61%). Queste opinioni manifestano pareri contrastanti sulle attività di child language brokering e riflettono un atteggiamento comune tra i rappresentanti delle varie istituzioni che tendono a considerare tale pratica dannosa per lo sviluppo psicologico dei bambini e negativa per le relazioni intrafamiliari, ragioni per cui ritengono che andrebbe evitata (Cohen, Moran-Ellis, Smaje 1999;Cirillo, Torresi, Valentini 2010;Cirillo, Torresi 2013).…”