The work focuses on pedagogical translation as motivational tool. In particular, as a tool that works on the motivation of the beginner L2 student. The specific working language is Czech, but we believe that what has been observed may also apply to other languages, whose teaching is characterized by a small number of students. The aim is to offer a theoretical and practical framework to better frame translation as a teaching tool even for beginners L2 at the University. After presenting what we mean with lower-frequency language, pedagogical translation and beginner group, we move into the work with translation and how this activity fits into the investigation of motivations in the LS. K e y word s: translation, L2 motivation, small group dynamics Il presente lavoro affronta la traduzione come risorsa motivazionale partendo dall'esperienza di insegnamento della lingua ceca in ambito universitario. La lingua ceca è poco diffusa sul territorio italiano 1 e, più in generale, le lingue slave, di cui fa parte il ceco, in Italia sono presenti prevalentemente nella sfera personale 2 . Di conseguenza, il numero di studenti italiani che hanno avuto un contat-1 Possiamo utilizzare come cartina torna-sole le scuole ceche, ovvero le scuole destinate ai figli di famiglie bilingui italo-ceche. In Italia si trovano a Bologna, Milano, Firenze e Roma e sono sempre parte integrante di realtà associative italo-ceche. Inoltre, i dati Istat (Istat, 2018, p. 221) non riportano una voce indipendente per la lingua ceca tra le lingue d' origine parlate da stranieri in Italia.2 Seppure in crescita, il numero di scuole superiori di orientamento linguistico che presentano il russo nella loro proposta formativa è ancora ridotto. Il numero di soggetti con una lingua nel nucleo famigliare appartenente al gruppo slavo (seconda o terza generazione) è in crescita, l'italiano è spesso lingua madre o comunque lingua acquisita con il processo di scolarizzazione. Riguardo la scelta della lingua ceca come percorso universitario, a oggi è ancora relativamente basso sia il numero di seconde generazioni con una lingua slava in ambito famigliare, sia quello specifico di seconde generazioni di lingua ceca o slovacca.