La narrazione e la condivisione del passato rappresentano uno spazio in cui le relazioni sociali ed i repertori culturali vengono riprodotti. I gruppi somali distribuiti tra il Corno d’Africa e le molteplici diaspore hanno sviluppato diverse tipologie di laboratori sociali attraverso cui vengono elaborate e prodotte le memorie sul passato di individui e collettività. Due casi studio, approfonditi grazie a ricerche storico-etnografiche nei territori somali e in Italia, mostrano la dinamica storica di alcuni di questi laboratori che processano esperienze di subordinazione, emancipazione e marginalità. L’analisi comparativa dei due esempi ricostruisce gli elementi delle traiettorie che spingono alcune memorie ai margini ed a disconnettersi dai processi storici in atto, dal repertorio sociale e culturale dell’appartenenza somala. Si tratta delle memorie orali custodite da alcuni membri di un gruppo di status minoritario e marginalizzato nell’attuale Somaliland, e delle esperienze di viaggio dei giovani migranti giunti in Italia dal secondo decennio di questo secolo.