“…13 D'altra parte, ai limiti e all'inadeguatezza dell'approccio basato sulla tipologia architettonica, sui quali ci si sofferma più volte, si è già fatto riferimento. La rinuncia ai criteri terminologico e tipologico portano l'autore a formulare la sua definizione di "fontana monumentale" (28)(29)(30)(31), basata sulle proprietà idrauliche, architettoniche e decorative; le proporzioni con le quali tali parametri si manifestano segna la differenza tra le fontane "monumentali" e quelle che l'autore definisce "plain-designed": nelle prime, la presenza dell'acqua assume anche un valore estetico e comporta impianti più elaborati, mentre l'apparato architettonico e scultoreo trascende i requisiti minimi necessari al funzionamento della fontana. La definizione non differisce nella sostanza da quella proposta qualche anno fa da U. Quatember per designare il tipo del Fassadenymphaeum; 14 vale però la pena di ricordare che la questione era stata formulata negli stessi termini già da P. Gros, il quale opportunamente sottolineava il margine di arbitrarietà comunque presente nell'individuazione di tali requisiti minimi.…”