“…Uomo di straordinaria cultura, maturato nello studio della giurisprudenza, Rodrigo Borgia mostrò un riconosciuto apprezzamento per Pomponio Leto, fino a divenire protettore della sua Accademia; allo stesso tempo, strinse rapporti con figure come Lorenzo Beheim (1457–1521), suo cameriere personale, con il quale coltivò una profonda amicizia, Marco Antonio Sabellico (1436–1506) o Luis Podocataro (1430–1504), con i quali collaborò, acquisendo manoscritti e antichità (Sanchís y Sivera, 1919: 8). Al suo servizio lavorarono anche diversi membri eminenti della natio hispanica riunita a Roma, come Jeroni Pau, autore di un trattato storico-archeologico sulle origini di Barcellona (Barcino, 1491), senza dimenticare i contatti avuti con alcuni diplomatici, come il cardinal Bernardino López de Carvajal, che divenne uno dei personaggi più influenti del panorama culturale della fine del Quattrocento romano (Fernández de Córdova, 2005). Tali contatti favorirono i suoi interessi per la storia e le antichità, rendendo il passato classico un segno distintivo della sua famiglia e del suo pontificato, come dimostra non soltanto la scelta dei nomi dei suoi figli, Lucrezia e Cesare, in onore delle grandi figure della storia romana, ma anche la cerimonia con la quale inaugurò il suo pontificato, il 26 agosto del 1492, nel corso della quale, seguendo il modello dell'antico trionfo romano, vennero costruiti a Roma multi arcus triumphales , dando nuova vita al topos della Roma Triumphans , proposto dagli umanisti 14 .…”