Long-term Fracture Risk in Patients with Celiac Disease: A Population-Based Study in Olmsted County, Minnesota

Jafri, Mohammed; Nordstrom, Charles W.; Murray, Joseph A.; Dyke, Carol T. Van; Dierkhising, Ross A.; Zinsmeister, Alan R.; Melton, L. Joseph

doi:10.1007/s10620-007-9976-0

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“…GFD may have psychological effects on celiac patients [3], such as poor compliance to GFD itself. A plenty of literature data on malignancy in celiac patients are available [4], as well as literature data on nonmalignant complication in celiac disease under GFD are available on the risk to develop autoimmune diseases, sepsis or fractures [5][6][7][8].…”

Section: Introductionmentioning

confidence: 99%

Complications in Celiac Disease Under Gluten-Free Diet

et al. 2008

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We assessed the onset of malignant and nonmalignant complications in a cohort of celiac disease (CD) patients under gluten-free diet (GFD). Five hundred and forty-nine CD patients were retrospectively assessed. Two hundred and fifty-one (45.7%) showed classical, 262 (47.7%) subclinical, and 36 (6.6%) silent form of CD at the time of the diagnosis. The mean time under GFD was 7.13 years (range 1-15 years). Out of 549 patients, 381 (69.4%) were fully compliant, 112/549 (20.4%) reported less than one dietary transgression/month, and 56/549 (10.2%) reported at least one dietary transgression/month. Out of 549 patients, 18 (3.3%) patients developed complications under GFD (seven malignant and 11 nonmalignant complications). Fourteen patients were previously affected by classical CD (5.6% of the overall patients with classical CD), and four were affected by subclinical CD (1.5% of the overall patients with subclinical CD). None of the patients affected by silent CD developed complications. There was no statistical difference between the mean age of the two groups developing complications (P = n.s.). Complications appeared after a mean time under GFD of 6.5 years in classical CD, and after a mean time of 3.5 years in subclinical CD (P = n.s.). Finally, 6/14 (42.8%) patients with classical CD were not fully compliant to GFD, while 2/4 (50%) of subclinical CD patients were not fully compliant to GFD (P = n.s.). Less than 5% of CD patients may develop complications under GFD. Complications seem to affect more classical CD than subclinical CD, and seem to be irrespective of optimal GFD adherence.

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Section: Introductionmentioning

confidence: 99%

Complications in Celiac Disease Under Gluten-Free Diet

et al. 2008

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“…This may be because celiac children are not able to reach their genetically predetermined peak of bone mass, which determines a greater facility to reach fracture thresholds when they are older. A small, but homogenous study carried out in Minnesota, USA [26] found a greater prevalence of osteoporosis in celiac patients than in controls (17% vs. 7%, p= 0,010). The risk of fracture was greater both in the retrospective (OR 2.0, 95% CI 1-3.9) and prospective (OR 2.5, 95% CI 1.1-5.6) phases.…”

Section: Osteoporosis and Celiac Diseasementioning

confidence: 94%

Celiac Disease and Osteoporosis: A Review

Pérez-Castrillón¹,

Andres-Calvo²,

Izquierdo-Delgado³

et al. 2009

TOBONEJ

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“…L'aderenza a lungo termine alla dieta priva di glutine si associa ad un significativo miglioramento della densità ossea, specialmente in quei soggetti che aderiscono strettamente alle prescrizioni dietetiche. 110 Anche se tali dati sono robusti, rimane sempre l'associazione della MC con un maggior rischio di fratture ossee [111][112][113][114] e non ci sono evidenze tali da supportare i benefici protettivi della dieta priva di glutine nel ridurre il rischio di successive lesioni ossee.…”

Section: Complicanze E Follow-upunclassified

Management del paziente con diarrea, nausea e vomito, malnutrizione e malattia celiaca: lo stato dell'arte

Gnerre

Attardo

Giovani³

2016

Ital J Med

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RIASSUNTOLa diarrea (dal greco δια cioè attraverso + ρέω che significa scorro, per indicare lo scorrere veloce attraverso l'intestino), comune manifestazione delle malattie gastrointestinali, è una patologia estremamente diffusa, gravata da alti costi in termini di morbilità, perdita di produttività lavorativa e utilizzo di risorse sanitarie. Mentre la diarrea acuta riconosce nelle maggior parte dei casi un'eziologia infettiva (oltre il 90%), nella diarrea cronica vanno prese in considerazione diverse cause con modalità di approccio diagnostico -terapeutico molto differenti. A tal proposito ci è sembrato opportuno valutare distintamente la gestione delle diarrea acuta e diarrea cronica, con una ulteriore trattazione per quel che riguarda il management della diarrea nei pazienti in corso di chemioterapia. La ricerca delle linee guida (LG) sul topic in questione (diarrea) e la revisione delle stesse grazie allo strumento metodologico dell'Appraisal of Guidelines, Research and Evaluation II (AGREE II) ci ha permesso di valutare la letteratura disponibile sull'argomento ed ha rappresentato il punto di partenza per un approccio metodologico al sintomo. La seguente monografia, pur nei limiti della sintesi, si propone di fornire uno strumento che aiuti l'internista ad identificare le numerose e differenti patologie alla base della diarrea, anche grazie a flowchart di snodo diagnostico. rilevato un tasso di prevalenza per la diarrea cronica tra il 3 e il 20%. Le grande variabilità osservata nell'ambito dei diversi studi è verosimilmente secondaria alle diverse definizioni con cui è stato descritto il sintomo, ai disegni degli studi e alle differenze tra le caratteristiche delle popolazioni esaminate. Il dato più attendibile sembra attestarsi attorno al 5% (Figura 1). 3 Impatto economicoNegli Stati Uniti, dei 100 milioni di pazienti che presentano episodi di diarrea acuta nell'arco di un anno, la metà si assenta dal lavoro, 250 mila richiedono l'ospedalizzazione e circa tre mila muoiono, con un carico economico per il Paese di più di 20 miliardi di dollari. 3,4 Sebbene l'impatto economico della diarrea cronica non sia stato ben quantificato, una stima effettuata su dati limitati rivela un costo di circa 350 milioni di dollari all'anno, considerando, oltre i costi diretti sanitari, i costi indiretti rappresentati dalle giornate lavorative di astensione dal lavoro per sé o per i propri cari. 3,4Effetti sulla qualità di vita È indubbio che la diarrea riduca la qualità di vita, in particolare se consideriamo i pazienti sottoposti a chemioterapia che sviluppano tale sintomo.Tuttavia, in assenza di uno strumento validato di valutazione, non è possibile quantificarne il grado in maniera accurata. FisiopatologiaL'intestino tenue e il colon svolgono funzioni di secrezione e assorbimento di acqua ed elettroliti, immagazzinamento e trasporto aborale del contenuto intraluminale e recupero di alcuni nutrienti dopo il metabolismo batterico dei carboidrati che non sono assorbiti nel piccolo intestino. Alterazioni che si verifichino ...

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Long-term Fracture Risk in Patients with Celiac Disease: A Population-Based Study in Olmsted County, Minnesota

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Complications in Celiac Disease Under Gluten-Free Diet

Complications in Celiac Disease Under Gluten-Free Diet

Celiac Disease and Osteoporosis: A Review

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