Following a case of blue mozzarella occurred in Sardinia region, 14 isolates of Pseudomonas fluorescens have been isolated. Data analysis of pulsed-field-gel-electrophoresis profiles allowed to divide the isolates in two different clades, genetically unrelated. The presence of these two strains, deriving from nearby productions, confirmed the high diffusion of this microorganism. Multiples contamination sources (raw materials, processing surfaces and water supply) made this specie one of the most relevant of the dairy productions chain.
Keywords: Mozzarella cheese, PFGE, Pseudomonas fluorescens.
INTRODUZIONESpecie batteriche classificate come psicrotolleranti sono considerate tra i principali contaminanti riscontrabili negli stabilimenti di trasformazione lattiero-casearia. Inoltre, la distribuzione e la conservazione di tali prodotti a temperature di refrigerazione, permette la crescita e la moltiplicazione di tali specie (Dogan e Boor, 2003). Il latte, nelle prime fasi della filiera produttiva, può essere contaminato con diverse specie appartenenti al genere Pseudomonas attraverso il contatto con acqua contaminata, con il terreno o con biofilm presenti sulla superficie dei tank di refrigerazione (Cousin, 1982). Durante il processo produttivo, le acque impiegate nello stabilimento e le superfici di lavoro a contatto con gli alimenti completano il quadro delle principali fonti di contaminazione da Pseudomonas spp. Alcuni ceppi appartenenti alle specie P. aeruginosa, P. putida, P. fluorescens e ad alcuni fitopatogeni quali le P. syringae, sono in grado di produrre pigmenti giallo-verdi, fluorescenti e idrosolubili (Palleroni et al., 1972). Tale capacità risulta correlata alla presenza, nel genoma batterico, di sequenze geniche codificanti pigmenti colorati, sintetizzati al verificarsi di determinate condizioni ambientali (Meyer e Abdallah, 1978).A seguito dell'evento mozzarelle blu, scatenatosi a partire dal giugno 2010, si è registrato un incremento della soglia di attenzione sia da parte dei consumatori che da parte dell'autorità competente nelle sue attività di controllo. Tale evento ha portato, oltre che alla indagine analitica per la verifica della diffusione dei ceppi di Pseudomonas negli impianti lattiero caseari, anche alla messa a punto di tecniche di secondo livello per la caratterizzazione molecolare dei ceppi (Nogarol et al., 2010). I metodi colturali tradizionali consentono di isolare le specie microbiche responsabili delle suddette alterazioni, mentre i metodi di caratterizzazione molecolare permettono di approfondire la loro correlazione genetica. In particolare, l'elettroforesi in campo pulsato (PFGE) possiede un elevato potere discriminatorio per identificare il grado di correlazione tra microrganismi appartenenti alla stessa specie. Il presente studio riporta l'indagine, effettuata con entrambe le metodiche, per la valutazione del grado di contaminazione da parte di P. fluorescens in uno stabilimento lattiero-caseario in provincia di Cagliari.
MATERIALI E METODINel mese di febbraio 2012...