Rome Scholarships in Italian Studies: Declarations of difference: boundaries and the transformation of archaic Etruscan society

Izzet, Vedia

doi:10.1017/s0068246200010692

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“…In central Italy, the work of Graeme Barker (1981) has been influential in transforming approaches to prehistory, introducing a strongly palaeoeconomic approach. For the later periods of central Italy, approaches have been more varied, offering alternative views of the importance of textual evidence and the linkage of art history and landscape (Ridgway, 1981;Spivey and Stoddart, 1990;Izzet, 1997;Barker and Rasmussen, 1998). In the south, similarly broad sweeps of the prehistoric past have been achieved, searching out broad trends that investigate interconnections between parts of -Italy as much as their individual identities (Malone, 1986;Whitehouse, 1992;Pluciennik, 1995;Hayden, 1998).…”

Section: Synthesismentioning

confidence: 99%

A century of prehistory and landscape studies at the British School at Rome

Potter¹,

Stoddart²

2001

Pap. Br. Sch. Rome

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UN SECOLO DI STUDI PREISTORICI E DEL PAESAGGIO ALLA ‘BRITISH SCHOOL AT ROME’Questo articolo esamina i cento anni di tradizione di studi preistorici e del paesaggio della ‘British School at Rome’. Questo secolo di ricerca consiste in tre fasi principali: la direzione di Ashby, quella di Ward-Perkins e gli ultimi tre decenni del ventesimo secolo. Le prime due sezioni, scritte principalmente da Tim Potter prima della sua scomparsa, ripercorrono lo sviluppo degli studi topografici dai primi decenni del ventesimo secolo fino allo studio regionale degli anni’ 60. Nell'ultima sezione l'attivita della ‘British School at Rome’ è inserita nel contesto delle tendenze più recenti nell'archeologia del paesaggio: una combinazione di orientamento delle problematiche ed un'accresciuta intensità di ricerca. Nonostante l'Etruria sud-orientale sia generalmente considerata come il principale interesse delle ricerche sul paesaggio condotte dalla ‘British School’, questo articolo cerca di sottolineare anche l'importanza di ricerche condotte altrove, particolarmente nell'Africa settentrionale, Malta ed in Italia meridionale. L'obiettivo per il futuro è di vedere fino a che punto la tradizione britannica di sintesi riuscirà a collegare queste nuove tendenze negli studi sull'archeologia di paesaggio.

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