This article sets out to analyse from both anthropological and comparative perspectives two trattorie -the Tuscan Trattoria da Aldo and the Old Trattoria Arlati-in Bicocca, a post-industrial Milanese neighbourhood. In order to best consider food consumption rhetorics in these historical places, I am using ethnographic observation, employing as sources web portal online reviews from sites such as Tripadvisor.it, 2spaghi.it, and Yelp.it, blog contents, and the restaurants' own official websites. Here, the consumption of food plays an important role in revealing how the so-called "new" inhabitants of this area perceive, interpret, and excite new discourse on the social memory of the area itself.Keywords: Anthropology, Food Consumption, Virtual Ethnography, Memory, Bicocca neighbourhood
IntroduzioneQuesto articolo è frutto di alcune riflessioni connaturate alla ricerca etnografica condotta tra il 2008 e il 2011 a Milano nel quartiere Bicocca. I miei interessi vertevano sulla costruzione di una serie di discorsi sulla memoria operaia attraverso le narrazioni di un gruppo di ex-lavoratori della Pirelli-Bicocca (Rimoldi, 2012). Dall'inizio del Novecento fino agli anni '70 il quartiere Bicocca ha ospitato la sede delle Industrie Pirelli. Negli anni '90 la riconversione ha prodotto un intero nuovo quartiere, dando luogo a una delle più grandi trasformazioni urbane d'Europa. Quella della Pirelli-Bicocca era un'area industriale di 750.000 mq composta da stabilimenti che, fino agli anni '80, occupavano oltre 15.000 dipendenti; oggi, invece, i vecchi capannoni industriali hanno lasciato spazio al moderno campus dell'Università degli Studi di MilanoBicocca, alla sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ai nuovi centri direzionali della Pirelli, della Siemens e della Deutsche Bank, al Teatro degli Arcimboldi e al Bicocca Village, un centro commerciale con cinema multisala. Se, come sostengono gli studi di antropologia urbana, vivere in un particolare spazio percepito come delimitato fa emergere delle caratteristiche diverse da quelle che si manifestano in altri luoghi (Hannerz, 1992), allora prendere in considerazione le ricadute sociali che le trasformazioni del quartiere hanno avuto e continuano ad avere nella definizione delle pratiche della quotidianità dei suoi abitanti appare come qualcosa di particolarmente rilevante dal punto di vista antropologico.Il cambiamento della vocazione del quartiere, da industriale a terziaria, ha senza dubbio portato a una ridefinizione della composizione sociale dei suoi abitanti. Sebbene non manchino edifici residenziali, nuovi o in corso di costruzione, il quartiere Bicocca appare, agli occhi di chi lo visita oggi, come un luogo che intercetta enormi flussi di persone che popolano nelle ore diurne le strade e gli edifici pressoché deserti nelle ore serali. Se fino agli anni '80 gli operai della Pirelli-Bicocca e delle altre fabbriche della zona erano da considerarsi come gli abitanti del quartiere, ora gli studenti, i lavoratori dell'Università e delle aziende presenti s...