Un giovane maschio di 25 anni, autista di pullman adibito a trasporto di scolaresche, giunge al Pronto Soccorso di Parma in data 18 marzo 2010 per l'ennesimo accesso di palpitazioni insorto durante la notte. L'anamnesi è caratterizzata da alcuni episodi (6-7 negli ultimi 5 anni) di cardiopalmo, a causa dei quali è già stato valuto in diversi PS. Successive visite cardiologiche non hanno posto alcuna diagnosi di disturbo del ritmo cardiaco. Un ECG sec. Holter eseguito alcuni giorni prima dell'accesso del 18 marzo aveva documentato alcuni brevi (nessuno superiore ai 30 secondi) episodi di TPSV. L'anamnesi familiare permetteva di mettere in risalto il dato della morte improvvisa, all'età di 42 anni, di una zia materna residente all'estero. Non è stato possibile avere ulteriori notizie sull'episodio.All'ingresso in PS il paziente presenta parametri vitali nella norma ed esame obiettivo sostanzialmente normale. Emocromo, elettroliti, indici di funzionalità renale e troponina I risultano nella norma. L'ECG è caratterizzato da BBDx incompleto, non rilevato negli ECG eseguiti in occasione dei precedenti accessi. È stata questa osservazione che ha fatto scattare il sospetto clinico. Nel sospetto di sindrome di Brugada il paziente viene trattenuto in OBI e nella giornata seguente viene sottoposto, presso il Laboratorio di Aritmologia, a studio elettrofisiologico (SEF) completato con test all'ajmalina (1 mg/kg somministrato in boli di 10 mg ev ogni 10 minuti) e registrazione continua dell'ECG in posizione supina nelle 12 derivazioni standard e, contemporaneamente, nelle precordiali destre alte (V1, V2, V3