La patogenesi di alcune artropatie è ancora solo parzialmente definita, anche se si ammette che esse siano generalmente dovute all'azione di un fattore scatenante in un soggetto geneticamente predisposto (1). Tra i fattori più frequentemente chiamati in causa vi sono quelli ambientali, in particolare le infezioni (2, 3) ed i traumi, soprattutto fisici (4). In quest'ambito sembra che i più facilmente predisposti siano i soggetti con psoriasi e/o spondiloartrite (5, 6). In questo lavoro riferiamo di un caso d'artrite insorto dopo qualche ora dal trauma. La particolarità del caso riguarda la presenza, nel soggetto affetto dall'artrite, di "anetodermia" (rara affezione cutanea) (7) oltre che di una familiarità e di una predisposizione HLA per psoriasi.
CASO CLINICOC.M.M., di sesso maschile, di anni 20, si era presentato presso la nostra struttura, inviato d'urgenza dal pronto soccorso, per una tumefazione, con rossore ed impotenza funzionale delle caviglie.Il paziente riferiva una recente ferita da taglio accidentale, con coltello da cucina, del primo dito della mano dx tale da rendere necessari quattro punti di sutura; dopo sei ore dall'evento traumatico comparivano tumefazione, senza rossore, in regione perimalleolare esterna del piede dx con modesto dolore all'Achilleo sx. L'indomani le caviglie presentavano franchi segni d'artrite con notevole impotenza funzionale (Fig. 1). Di rilevante, anamnesticamente, si segnalava che la madre era affetta da vitiligine e psoriasi. Il paziente riferiva di essere stato, all'età di sette anni, ricoverato presso un reparto di Dermatologia per l'insorgenza di piccole lesioni eritematose su tronco e arti. Queste furono sottoposte a biopsia cutanea dalla quale risultò una diagnosi di: "Anetodermia (post-infiammatoria)". Infine si segnalano plurime fratture traumatiche di alcune ossa della mano tra i 12 e 16 anni di età, durante attività sportive. Al momento del ricovero, l'obiettività mostrava a livello delle caviglie: rossore, tumefazione, calore, dolorabilità con lieve dolore ai movimenti attivi e passivi; infine entrambi i tendini Achillei apparivano lievemente tumefatti e dolenti. Inoltre, alla regione addominale anteriore, al tronco e alla radice degli arti si rilevavano alcune, estroflessioni cutanee con diametro variabile da 0,5 mm a 20 mm di colore simile alla cute circostante (Fig. 2). Lo stiramento della cute in prossimità delle lesioni anetodermiche, come pure la pressione col dito, mostrava una cute soffice che tendeva a ridursi; inolArtrite post-traumatica in paziente con anetodermia di Jadassohn