Il presente studio retrospettivo a singolo cieco si pone come obbiettivo quello di valutare in che percentuale di casi di pazienti che si presentano con sintomatologia compatibile con neurite vestibolare acuta, con e senza perdita oggettiva della funzione vestibulare (VFL), sia presente un conflitto neurovascolare fra il nervo vestibolococleare e la arteria cerebellare anteroinferiore (AICA). 58 pazienti con sintomatologia suggestiva per neurite vestibolare acuta, valutati con RMN presso un centro di terzo livello, sono stati confrontati con 61 pazienti asintomatici. I radiologi hanno dato valutato la presenza di conflitto neurovascolare, in assenza di dati clinici, conferendo ai rilievi oggettivi una valutazione in una scala da 0 a 3 a seconda che il contatto fosse: nesuno; inferiore a 2 mm; superiore ai 2 mm; presenza di vacular loop. I reperti neurootologici sono stati quindi raccolti alloscuro del risultato dellimaging. La funzione vestibolare è stata testata con prova calorica bitermica. Alla prova calorica 26 casi (45%) hanno mostrato segni oggettivi di deficit vestibolare (Gruppo A), 32 casi (55%) non hanno invece mostrato alcun deficit labirintico (Gruppo B). Il gruppo A ha incluso 13 casi (50%) con evidenza di conflitto neurovascolare (NVC), il gruppo B ha incluso 26 casi con NVC (82%) (p = 0.012) mentre i controlli hanno incluso 16 casi con NVC (26%). La differenza fra i tre gruppi ha mostrato significatività statistica (p<0.001). Il Gruppo B ha mostrati un associazione con un grading di conflitto piu elevato rispetto al Gruppo A (p = 0.009). La presenza di NVC non ha avuto un associazione statisticamente significativa ne con la presenza di SNHL ne con la presenza di acufene (p > 0.05). I nostri dati indicano che la presenza di conflitti neurovascolari a livello dellangolo pontocerebellare è superiore in quei pazienti che in presenza di una sintomatologia compatibile con neurite vestibolare acuta abbiano una funzionalità simmetrica alla prova calorica.