IntroduzioneParlare di Riabilitazione Cardiologica significa, in prima istanza, mettere il paziente in una posizione centrale ed attiva nel processo terapeutico. Per raggiungere questo scopo l'intervento riabilitativo deve essere il più possibile multidisciplinare in modo da poter intervenire su tutti i fattori biologici, psicologici e sociali.Dal momento stesso della nascita della Riabilitazione Cardiologica, la presa in carico delle problematiche psicologiche dei pazienti è diventato un vero e proprio outcome nel lavoro di équipe. La sofferenza psichica dei soggetti affetti dalle patologie cardiache, il superamento del trauma emotivo di quei momenti, il ritrovare il loro equilibrio psicologico dopo l'evento acuto, furono, fin da subito, problematiche di cui si fecero carico le strutture di Riabilitazione Cardiologica [1,2,3].In quest'ottica si sono sviluppati una mole vastissima di lavori per lo studio delle variabili psicologiche in ambito cardiologico. Si è cercato di studiare le variabili psicologiche come fattori in grado di interagire con la eziopatogenesi, il mantenimento e la progressione della malattia cardiaca, si è cercato di individuare quali fattori potessero favorire o limitare il recupero del paziente e, ancora, quali caratteristiche psico-sociali potessero proteggere da recidive questi soggetti.Si è così passati dai primi studi sul "Tipo A" [4,5,6], all'impatto degli stress psico-sociali [7,8,9,10], allo studio delle relazioni fra depressione e malattia cardiache [11,12,13,14,15], all'identificazione di fattori protettivi quali il supporto psico-sociale [16,17,18], fino a specificare quali modalità di reazione del paziente potessero favorirlo o meno nella gestione di un evento cardiaco quali l'autoefficacia [19,20,21,22] o le modalità di attribuzione causale come il locus of control [23,24,25].Indipendentemente dai riscontri, conferme o smentite che singolarmente questi studi hanno poi avuto negli anni, è ormai comunque riconosciuta, in ogni programma riabilitativo, l'importanza di prestare la massima attenzione alle problematiche psicologiche presenti in queste popolazioni di pazienti. Le stesse Linee Guida della Psicologia applicate alla Cardiologia Riabilitativa [26] identificano la fase di valutazione psicologica come fondamentale e ne hanno individuato le evidenze a favore degli strumenti valutativi a disposizione. It is interesting to note that the mean scores in the three scales showed a progressive and significant decrease over the years.Conclusions: These data confirm that an accurate psychological screening can be extremely useful to support the Psychologist working in cardiac rehabilitation as it helps to plan more specifically the interventions, focusing on the objective patients' educational and psychological needs.