<p><strong>Abstract.</strong> The Italian Plan for Cultural Heritage Education identifies in the training related to cultural heritage the possibility of contributing to the cultural and social improvement of the life of every person, also developing, through a conscious use, the sense of belonging to one or more cultures and territory.</p><p>Given these potentialities, the document reveals a lack of responses to training needs and underlines how the launch of educational courses that put school and university in synergy in the places of culture are among the priorities to be achieved in the period 2016-2018. The Italian Digital School Plan also stresses the importance of a renewed educational approach and effort to promote heritage and provides that all students are offered courses on the digital management of Cultural Heritage. The interest in the heritage, after all, is identified by European policies as part of the right of every citizen to freely participate in cultural life.</p><p>The ScAR (School Activates Resources) project, aims to respond to these requests with an experimental and methodologically innovative action, set in a context rich in critical issues and on a fragile and ScARcely recognized heritage such as that of a part of the Milanese urban periphery. The aim of the project is to promote the shared knowledge of the latent urban patrimony and increase, especially in young people, the sense of belonging to the neighbourhoods, the sense of active citizenship and the responsibility in the common good’s care. Another priority is to provide schools with tools for educational innovation, inclusion, and technological update, to limit early school leaving.</p>
La narrazione è un processo centrale nella raccolta di conoscenze sul paesaggio e sui valori culturali in esso racchiusi, in particolare nei percorsi di valorizzazione rivolti ai luoghi della vita quotidiana che richiedono un processo interpretativo collettivo basato sul dialogo interculturale e intergenerazionale. Il saggio fa riferimento a un'esperienza di ricerca sul campo che ha coinvolto studenti della scuola primaria e secondaria in un processo di scoperta, interpretazione e comunicazione del patrimonio culturale materiale e immateriale racchiuso nel paesaggio delle periferie urbane. Il testo propone una riflessione sulle diverse forme di narrazione che hanno supportato i percorsi, in particolare quelle di natura visuale e che implicano l'utilizzo dei new media (mappe di percorso analogiche e digitali, mappe mentali, diari di bordo, video, digital storytelling, serious games). Attraverso le attività previste dal progetto, studenti anche giovanissimi sono entrati in contatto in modo diretto, esperienziale e intuitivo con modalità di racconto e descrizione del paesaggio e del patrimonio culturale molteplici, avvicinandosi ai linguaggi disciplinari della rappresentazione architettonica e paesaggistica e scoprendo le diverse potenzialità euristiche e comunicative dei metodi e degli strumenti (analogici e digitali).
Literature for childhood, in its various expressions, is undoubtedly an important source of spatial and architectural education: children books indeed are rich in spatial references and frequently intercept the theme of dwelling. In 1970, Tison and Taylor, an architect and a professor of mathematics, created the popular Barbapapapa series, which is an extraordinary example of architectural pedagogy. This study aims to investigate the way architecture is explained and communicated through text and illustrations, considering in particular the following aspects: the role of pictures, the representation of space, the use of technical drawing and the transmission of a geometric content.
I viaggi giovanili di Viollet-le-Duc si caratterizzano per una produzione grafica impressionante per mole, varietà di tipologie e ampiezza di soggetti, nonché per la straordinaria qualità grafica e pittorica. Il saggio, a partire da indagini mirate nella letteratura critica internazionale e da alcune incursioni nella vasta produzione testuale dell'architetto e nella sua corrispondenza privata, indaga, con particolare riferimento al viaggio in Italia del 1836, le ragioni che muovono Viollet-le-Duc a una ricerca infaticabile e quasi ossessiva, condotta programmaticamente attraverso il disegno dal vero. I modi della raccolta sistematica di studi sulle antichità gestita con rigore dall'Accademia francese vengono sinteticamente richiamati per contestualizzare le posizioni dello studioso in merito ai modi e ai fini del disegno e al suo ruolo nella formazione degli architetti. Il tema, vasto e articolato, viene qui trattato in riferimento ad alcune questioni specifiche: le differenze tra l'esperienza di viaggio di Viollet-le-Duc e dei borsisti dell'Accademia, il suo modo specifico di intendere il disegno degli edifici antichi, la connessione tra le riflessioni del periodo e le teorie della maturità. Dal quadro tracciato si può intuire come prenda forma già in questi anni, nel pensiero del giovane viaggiatore, una connessione stringente tra pratica del disegno e formazione, tra analisi grafica e indagine storica, tra teoria del disegno, teoria dell'architettura e teoria del restauro.
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