An increased fetal DNA concentration in maternal plasma has been observed in placental pathological conditions associated with hypertension and preeclampsia. To confirm these data, we performed real-time quantitative PCR on the SRY gene in a group of physiological and pathological male-bearing pregnancies. In 78 physiological pregnancies, fetal DNA concentration in maternal plasma was 20.7, 13.4, 23.6, and 74.8 genome-equivalents (g.e.)/mL during the first, second, and third trimesters and at term, respectively. In 10 preeclamptic women, fetal DNA concentration ranged from 59.3 to 615.2 g.e./mL (median: 332.9). In 7 women with preeclampsia and IUGR (intrauterine growth retardation), fetal DNA ranged from 96.5 to 859 g.e./mL (median: 146.8). In 4 women with IUGR and hypertension, fetal DNA ranged from 34 to 473.5 g.e./mL (median: 142.4). In 3 patients with IUGR, fetal DNA ranged from 168.6 to 519.7 g.e./mL (median: 308.1). In 2 patients with IUGR and HELLP (hemolysis, elevated liver enzymes, and low platelet count) syndrome, fetal DNA concentration ranged from 105 to 394.1 g.e./mL (median: 249.7). Four women who developed preeclampsia some weeks later showed fetal DNA levels within the physiological range. These data suggest that increased fetal DNA concentrations might represent a valuable marker of placental abnormalities and suggest that this rise may precede clinical manifestation of preeclampsia by only a few weeks.
Il presente lavoro espone gli esiti della costruzione e validazione del questionario "La didattica Laboratoriale: apprendimenti e stili di conduzione con l'approccio IBSE" finalizzato a misurare il grado di conoscenza dell'approccio Inquiry-Based Science Education e lo stile di conduzione nella didattica laboratoriale, che ha visto coinvolti 523 corsisti del corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico dell'Università degli Studi di Palermo; il test di misurazione costruito è composto da 42 item suddiviso in cinque macro-aree su scala Likert a 5 punti. Dall'analisi quantitativa condotta è emerso che il questionario ha buona concordanza, pensato per indagare sulle conoscenze dell'approccio investigativo e migliorare lo stile di conduzione della didattica laboratoriale. Quest'ultima risulta utile a facilitare l'acquisizione di una competenza in ogni ordine di scuola. Il laboratorio, infatti, rappresenta la modalità trasversale che promuove nello studente una preparazione completa e capace di continuo rinnovamento. Dall'analisi sono emersi risultati molto soddisfacenti per quanto riguarda l'attendibilità e la validità del questionario costruito. A seguito dell'analisi fattoriale condotta sono stati estrapolati i due fattori più rappresentativi, denominati Stili di conduzione nella didattica laboratoriale e Conoscenza dell'approccio Inquiry-Based Science Education. Infine, è stata condotta un MANOVA 2 X 2 per esplorare differenze ascrivili agli anni di servizio e al grado di istruzione dove si presta insegnamento. Tale indagine ha rilevato una correlazione tra la conoscenza e l'applicazione dell'approccio IBSE alla didattica laboratoriale tanto maggiore quanto più sono gli anni di servizio e all'interno degli ordini di scuola primaria e secondaria di primo grado. 
Il presente contributo si focalizza su una sfida educativa impellente della contemporaneità: la form-azione della cittadinanza digitale. A partire dal Quadro di riferimento Europeo per le competenze digitali dei cittadini, viene svolta una riflessione basata sull'interconnessione tra il Capability Approach e le competenze digitali. Il Capability Approach, sviluppando un orizzonte di senso eticoeconomico-politico basato su: "functioning", "capability" e "agency", completa e orienta il framework teorico-metodologico dettato dai riferimenti normativi europei sullo sviluppo delle digital skills. L'indagine sulle digital skills può essere un'opportunità per orientare l'azione formativa, in riferimento allo sviluppo delle competenze digitali, verso la piena libertà e il potenziamento della coscienza critica dei cittadini nell'effettuare delle scelte per il raggiungimento di standard formativo-professionali desiderabili.
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