Parlare delle leggi dei generi letterari antichi nel giro di una breve trattazione, come qui mi propongo di fare, pub sembrare d a una parte impresa ambiziosa, essendo i l tema troppo vasto; dall'altra pub sembrare impresa del tutto inutile, essendo i l tema apparentemente familiare e ovvio.Alla prima obiezione vorrei rispondere denunciando fin da principio i limiti, o meglio iI 'genere' stesso della prestazione. priva di numerosi dettagli, che dovrebbe segnare, almeno per me, le linee di una ricerca futura in questo carnpo, fatta da una angolazione lievemente diversa da quella che 6 stata in us0 finora. Molto di quello che dirb 2 stato gih detto, sia pure per lo p i t in contesti differenti: ma nei riferimenti bibliografici e nell'accennare ai problemi mi atterrb ad un criterio 'arbitrariamente selettivo e non sempre dichiarerb i l mio debito verso altri. Quest'ultimo apparirh comunque evidente, anche'se qualche volta lo ignorerb io stesso; e otterrb i l vantaggio di non appesantire troppo l'esposizione con un apparato erudito, che, in un argomento come questo, non potrebbe mai essere esauriente. Necessariamente, per di p i t , i primi risultati di una simile ricerca saranno in gran parte provvisori: essi avranno bisogno di essere ulteriormente controllati, verificati, eventualmente accresciuti.m'incoraggia alla redazione 6 il fatto che le idee qui esposte hanno gih avuto ascoltatori pazienti e benevoli, che hanno contribuito non poco a renderle p i t chiare'. esposizione orale', di cui offro qui una parziale rielaborazione, saranno peraltro rimasti alcuni pregi, ma anche forse molti difetti.Si tratta di una visione panorarnica, necessariamente Una semplice proposta, quindi, 0, meglio, una serie di proposte.Quello che Della L a risposta alla seconda obiezione s a r i p i t complessa e articolata. In realth l'importanza predominante del genere letterario per le letterature classiche in generale, e per l a 69