Although the number of students with dyslexia enrolled in Italian universities is constantly growing, their presence remains relatively limited. The aim of this study was therefore to investigate the choices made by students with dyslexia in relation to university studies, and the underlying reasons for their choices. This study also compares these choices for students with and without dyslexia. In all, 440 high school students and their families agreed to take part in this project. Socio‐demographic data was collected for the 47 students with dyslexia and 47 class‐matched students without dyslexia, along with information on their current schools and their future educational plans. A specially developed questionnaire was used for the students, in combination with structured interviews with their families. The results show significant differences between these groups regarding both choices for university studies and the underlying motivations for these choices. Furthermore, certain psychological and emotional factors are implicated here in the decisions of the students with dyslexia regarding both university studies and their underlying reasons. Future research is needed to further investigate these factors in the educational choices of students with dyslexia.
La separazione tra coniugi rappresenta un evento che, all'interno della storia di una famiglia, ha un potenziale destrutturante elevatissimo e che potrebbe portare a tensioni croniche, la cui durata potrebbe accompagnare la vita delle persone coinvolte per molto tempo, comportando disagi e problematiche soprattutto nella generazione dei figli. Scopo del presente contributo, è quello di presentare il modello di lavoro elaborato dal "Servizio clinico per il bambino e la famiglia" dell'Accademia di Psicoterapia della Famiglia di Roma, nel quale si prevede l'organizzazione del processo terapeutico attraverso fasi, articolate secondo il modello della separazione della Kaslow. La sequenza di lavoro, pur garantendo una flessibilità procedurale, prevede l'intervento su tre dimensioni: il lavoro sui confini, il lavoro di rielaborazione della separazione e il lavoro di rielaborazione della storia trigenerazionale, attraverso la convocazione in momenti diversi della terapia familiare, dei membri coinvolti nella separazione (coppia, figli, famiglie d'origine). Obiettivo dell'intervento risulta quello di dare continuità nei casi di separazione conflittuale, sia al processo di sviluppo di ciascun individuo coinvolto - che rischia di arrestarsi se i legami si rompono - che alla struttura della famiglia tutta, che andrebbe incontro a una frattura tra le generazioni, in particolare restituendo ai figli una madre e un padre in grado di continuare ad avere una cogenitorialità condivisa, liberando i figli stessi da funzioni sintoniche al conflitto.
Il presente lavoro ha come obiettivo di fornire un ulteriore contributo all'approfondimento dei temi relativi a metacognizione ed attaccamento, verificando l'ipotesi che determinati aspetti sintomatici siano correlabili a specifiche funzioni metacognitive e particolari stili d'attaccamento, analizzando inoltre la correlazione tra queste ultime due variabili. Il campione della ricerca e costituito da 30 soggetti italiani di entrambi i sessi, di eta compresa tra i 25 e i 60 anni. Ad ogni soggetto sono stati somministrati i seguenti strumenti di indagine: SCL-90R; ASQ, un questionario utilizzato per valutare le differenze individuali nell'attaccamento adulto; SVaM (V 4.0), una scala di valutazione della metacognizione e l'AAI, un'intervista utilizzata nello specifico della nostra ricerca esclusivamente come trascritto su cui valutare le funzioni metacognitive. In generale i risultati evidenziano una tendenza ad una maggiore insicurezza nelle relazioni di attaccamento nei soggetti che ottengono punteggi elevati nelle singole dimensioni sintomatologiche considerate. Non risultano invece correlazioni significative tra funzioni metacognitive e sintomatologia, ad eccezione dei soggetti con sintomi di tipo ansioso e depressivo nei quali la funzione "autoriflessivita-monitoraggio" risulta maggiormente utilizzata.
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