How are food choices formulated? Which are the factors that mostly affect food choice? These questions are crucially important both for efforts in food innovation and for institutions that face consequences and costs of diets that are harmful to human health and to the environment. On these matters, several reports have been developed following the angel of various disciplines, focusing on the analysis of the factors affecting food choices. Large-scale research on consumption behaviours has neither stopped the growing number of unsuccessful products entering the market, nor provided adequate support for institutions that are taking elaborate actions towards promoting health-orientated behaviours. These preliminary remarks highlight the need to think about the approaches and categories with which research programmes on food choices should be updated. This article discusses the reasons why food choices are determined by beliefs and identity, are conditioned by social images that influence preferences by indicating to individuals what foods are 'good' and 'right'; belong to the field of individual choice, and therefore, cannot be assimilated into medical prescriptions or merely reduced to a question of rules. Taste involves beliefs and identity as well as perceptions. This is why it has to be analyzed as a cultural and relational object. This paper aims to explore the complex mix of influences on food choice stressing that food choice is a matter of identity.

Possiamo ipotizzare che le reti sociali sollecitino nuove forme di collaborazione tra gli individui? Di che natura č la collaborazione che si realizza nelle reti? Il web 2.0 cambia radicalmente il modo in cui gli individui accedono alle risorse informative, per la facilitÀ dell'accesso alle stesse, la velocitÀ, la pluralitÀ delle fonti, ma soprattutto per il loro crescente intreccio con gli scambi interpersonali. Il filtro soggettivo carica ogni informazione di un forte contenuto emotivo, ne stabilisce una particolare veritÀ, quella, appunto, attribuita al messaggio dal soggetto che lo utilizza. La testimonianza in prima persona diventa la chiave attorno a cui si organizzano le informazioni. Partendo dall'analisi delle pagine create su Facebook nella fase successiva ad un evento traumatico come il terremoto, argomentiamo come la collaborazione nelle reti si realizzi a partire dalla condivisione emotiva dell'esperienza e dal peculiare intreccio tra informazione e comunicazione.

Lo Smart Working è un effetto collaterale del lockdown, seguito alla crisi pan-demica in atto. Ma non rappresenta semplicemente una transitoria esperienza di lavoro da casa. In questo paper cerchiamo di mettere in luce come e perché lo Smart Working solleciti un radicale cambiamento nel modo in cui la nostra società lavorerà nel futuro. Cambierà il modo in cui lavoriamo e il modo in cui viviamo nella nostra casa e nella nostra famiglia. I sindacati dovranno ridefinire il loro ruolo, dal momento che ci stiamo dirigen-do verso una società di individui piuttosto che su una società fondata su classi so-ciali. Il Covid cambierà praticamente ogni cosa, anche perché interagirà con l'uso estensivo dell'Intelligenza artificiale. Tempi difficili si profilano all'orizzonte.

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