Una nuova stagione di ricerche nell’Adriatico settentrionale ci consente di formulare nuove interpretazioni sulla circolazione delle merci durante i secoli VII, VIII e IX. In particolare si analizzano due contesti ambientali particolarmente significativi : la Laguna di Venezia ed il Delta del Po. Le anfore globulari qui presenti sembrano alludere ad un asse di collegamento con l’Adriatico meridionale e soprattutto con l’Egeo, mentre l’analisi contestuale dei depositi archeologici di ritrovamento mostra l’esistenza di strutture portuali e produttive (come a Comacchio e a Venezia) che restituiscono un orizzonte di veri e propria emporia in grado di generare nuovi processi di formazione urbana. Si tratta di una rete di punti nodali che mettono in comunicazione il Regnum e l’Italia Padana con il Mediterraneo, entro quadri economici tutt’altro che recessivi. In seguito, durante il IX secolo, Venezia prevarrà e risulterà l’unico interlocutore nei confronti dei Carolingi, facendosi sempre più importante la sua funzione europea come fornitore dei mercati d’oltralpe.