This study evaluated the impact of a school-based program designed to reduce implicit prejudice towards migrants in fifth-grade school children. The program used empathy and perspective taking and direct and indirect contact as strategies to reduce ethnic prejudice. Multiple activities were used, including drawings by migrant children as instruments to promote inclusive behaviors. One hundred and five students were divided into two groups (control, experimental), and the children in each completed the Child-IAT (Implicit Association Test) before and after the program, to measure their implicit prejudice. Only the experimental group participated in the program. The results showed a significant reduction in the implicit prejudice in the experimental group after the educational program, but not in the control group. The results are discussed considering the practical implications of such a school program.

Il contesto scolastico rappresenta un luogo privilegiato per rispondere alle sfide della complessità del reale, promuovendo una metamorfosi del rapporto apprendimento-insegnamento (Morin, 2001). La gestione dei contesti educativi, caratterizzati per natura da molteplici differenze di cultura, abilità, genere e sensibilità (Dovigo, 2008), richiede lo sviluppo di un corpo di competenze che consentano all'insegnante di operare in una direzione interculturale e inclusiva. Il contributo presenta l'articolazione e gli esiti di un percorso di formazione sulla riduzione del pregiudizio etnico rivolto a docenti pre-servizio iscritti al Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria della Sapienza, Università di Roma. Tra gli obiettivi principali dell'intervento formativo, quello di ridurre il pregiudizio implicito ed esplicito degli studenti in una prospettiva più ampia di promozione delle loro competenze interculturali.

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