Il contributo delinea il paradigma teorico della creatività intesa, da una prospettiva semiotica e di linguistica teorica, come il quadro di riferimento formale per la variazione e il cambiamento linguistico sia nei processi di generale interazione che, su piani quantitativamente maggiori, nei fenomeni in cui lingue e identità in contatto interagiscono per negoziare il senso comunicativo. Il percorso propone una analisi della creatività che spazia dagli ambiti della Filosofia antica sino alla riflessione linguistica contemporanea che si è avuta nel Novecento tra le due sponde dell’Oceano e individua nella dimensione dell’uso e della condivisione sociale tra i parlanti il principio primo capace di guidare le forme di creatività linguistica potenzialmente illimitate verso un fine che è identitario e comunicativo, al di là e molto oltre rispetto ai modelli di regolarità e norma (in senso prescrittivo) grammaticale. Interpretare secondo questo modello il paradigma della creatività significa porre la proprietà semiotica in una posizione di prima inter pares, in cui le viene affidato non solo il “ruolo” di formatore di segni (parole, frasi, testi), ma la funzione di primaria arbitrarietà, causa ed effetto della discretizzazione delle lingue storico-naturali.
II contributo si inserisce all'intemo de! filone di ricerca sulle dinamiche di diffusione dell'italiano all'estero, prendendo in esame rnodelli e presupposti innovativi che guardano alle modalita con cui Ia lingua italiana si diffonde fllori dai confini nazionali per via non colta, attraverso la creazione, la visibilitzi e l'uso di italianismi e pseudoita lianismi nei panorami scmiotici urbani. L'oggetto della ricerca diviene pertanto lo studio delle parole italiane o delle parole che si ispirano formahnente alla lingua italiana, ma usate in contesti stranieri e che sembrano caratterizzare strutturalmente i panorami urbani delle citta de! mondo. Dopo un'analisi linguistico-semiotica degli italianismi e pseudoitalianismi che ha coinvolto la citta di Toronto (ON, Canada) nell'area di Downtown limitrofa al campus di St. George della University of 1oronto, il contributo propone una riflessione sui risulta ti ottenuti che pone in rclazionc alla capacilil che la presenza massiccia di tali fonnc linguistiche ha ncl promuovcrc "dal basso" una politica linguistica capace di sostenere e incentivare l'apprendimento e la dif fusione dell'italiano all'estero.
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