“…L'esperienza qui presentata può essere riconosciuta tra le azioni che la Higher Education sta incoraggiando a livello internazionale (Boffo & Fedeli, 2018;Kennedy, Billett, Gherardi & Grealish, 2015;Harvey, 2005;Smigiel, Macleod & Stephenson, 2015) per favorire lo sviluppo di conoscenza accademica "less didactic and more situated, participative, and 'real world' oriented", come evidenziano Winberg e colleghi (2011, p. 12). Si tratta di azioni a livello istituzionale -macro -o di strategie didattiche -micro (Frison, 2018), che possono essere inquadrate come orientate alla promozione di Work-Integrated Learning. Nonostante il termine Work-Integrated Learning (d'ora in avanti WIL) venga spesso adottato in modo piuttosto ampio per riferirsi ad una più o meno diretta integrazione tra dimensione teorica e pratica e intercambiabile con i termini work-based learning, practice-based learning, vocational learning, experiential learning, co-operative education, esso, precisamente, is used as an umbrella term to describe curricular, pedagogic and assessment practices, across a range of academic disciplines that integrate formal learning and workplace concerns.…”