L'article entend mener une analyse comparative des deux versions françaises du roman La Freccia Azzurra (1964) de Gianni Rodari, l'un de ses romans les plus idéologiques, faisant ressortir ses convictions politiques et son engagement. Nous présentons les conditions d'importation de son oeuvre de l'autre côté des Alpes, où l'écrivain est accueilli de manière tardive et désordonnée, avant d'examiner les traductions du roman. Notre analyse prend appui aussi bien sur les textes que sur les apparats péritextuels. À travers une étude comparative de quelques aspects, tels que les culturèmes, les omissions et les censures, on observe que la retraduction est prise dans un mouvement de retour au texte de départ, confirmant l'« hypothèse de retraduction » formulée par Berman et Bensimon. Le traducteur et l'éditeur de cette nouvelle version sentent le besoin de corriger les défaillances et s'efforcent d'exposer le lectorat à l'étrangeté et de restaurer l'image d'un Rodari militant et engagé, que la première version avait affaibli.Riassunto : L'articolo presenta un'analisi comparativa delle due versioni francesi della Freccia Azzurra (1964) di Gianni Rodari, uno dei suoi romanzi più ideologici in cui emergono le sue convinzioni e il suo impegno politico. Dopo aver presentato il contesto di importazione della sua opera oltralpe, dove lo scrittore viene accolto in modo tardivo e disordinato, prenderemo in esame le traduzioni del romanzo. La nostra analisi si concentra sia sul testo sia sull'apparato peritestuale. Lo studio comparativo di alcuni aspetti, come i culturemi, le omissioni e le censure, evidenzia come la ritraduzione si iscriva in un movimento di ritorno al testo di partenza, confermando così l'« ipotesi della ritraduzione » formulata da Berman e Bensimon. Il traduttore e l'editore di questa nuova versione sentono la necessità di rimediare alle mancanze e si sforzano di esporre il lettorato all'alterità e di restituire l'immagine di un Rodari militante e impegnato, che la prima versione aveva attenuato.
This paper analyses the editorial policies of an Italian independent publishing house, Lo Stampatello. Drawing on the theoretical and methodological tools of Translation Studies and Gender Studies as well as on discourse analysis, the study examines the ethos projected by the publisher. The analysis relies on a corpus of interviews (written and oral) and it also considers the catalogue of the publishing house. The analysis shows that Lo Stampatello defines itself, by its very nature and from the very outset, as a militant publishing house. In the words of the publishers and in the chosen editorial policy, a strong political and ethical commitment can be observed, one that is openly claimed by the publishers. Gender issues take therefore centre stage, not least due to the position of the publishing house in the Italian literary field and to the social and cultural context of this country.
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Gli approcci di genere alla traduzione dei testi destinati a giovani lettrici e lettori rappresentano un ambito di ricerca recente, emerso solo all’inizio degli anni Duemila. Il volume si inserisce in tale contesto di studio indagando i punti di contatto tra la traduzione della letteratura per l’infanzia e la traduzione in prospettiva di genere, a partire da un corpus costituito da classici per l’infanzia francesi e inglesi tradotti in italiano. Grazie alla dimensione diacronica dischiusa dalla ritraduzione, l’analisi comparativa esplora la possibilità di tradurre prestando attenzione alle problematiche di genere, rintracciando le strategie linguistiche, testuali e paratestuali messe in atto nel processo traduttivo in relazione a tali aspetti. Combinando analisi quantitativa e qualitativa, la ricerca restituisce così la complessità dei legami tra genere e traduzione letteraria per l’infanzia. Valeria Illuminati insegna Lingua francese presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna, Campus di Forlì. Membro del Centro MeTRa e dei progetti europei GBOOK, volti a promuovere una letteratura per ragazze e ragazzi “positiva” dal punto di vista di genere, è autrice di pubblicazioni sulla traduzione in prospettiva di genere e sull’audiodescrizione.
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